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Pimkie: una nuova identità!

 

Pimkie: un fashion nuovo!

Una sfilata a Parigi con presenti gli influencer, la stampa, i clienti: Pimkie mostra ormai chiaramente la nuova identità che si è costruita in questi ultimi anni. “Siamo stati piuttosto discreti, ma c’è stato un vero lavoro interno per disegnare un nuovo Pimkie, con un nuovo concept e un vero e proprio collegamento con il cliente…”, spiega Dorothée Braure, direttore marketing internazionale. “Oggi arriviamo a una vera svolta dopo la ricostruzione degli ultimi anni: vogliamo far sapere che ci siamo, ora che tutto è coerente!”.

Come simbolo di questa svolta, l’azienda Francese, ha dunque scelto di organizzare un evento il 12 aprile scorso. Un défilé che ha messo in primo piano la collezione attuale, la primavera-estate 2017, ampiamente pubblicizzata sui social network e che portava direttamente gli utenti di Internet verso l’e-shop. D’altronde in una realtà costantemente connessa poteva mancare l’E-commerce?

La diretta Facebook che trasmetteva l’evento svoltosi al Lycée Henri IV ha raccolto più di 1.300 commenti. “Quello che è interessante è di poter dare una vera visione d’insieme, uno scorcio finale del nostro nuovo modo di lavorare allo stile”, afferma Sidney Rhule, direttore artistico dallo scorso autunno. “Il nostro obiettivo è far crescere il nostro modo di esprimerci nella moda. Scegliamo dei giudizi reali, che corrispondono ai desideri del cliente; per esempio per questa stagione le gonne e le camicie”, puntualizza.
Pensare, (mi esprimo da utente) che sembra ieri che nascevano punti vendita del cosidetto fast fashion,tra cui appunto Pimkie, di influenza Europea, gli stessi che oggi rappresentano colossi della moda da fatturati veramente importanti.

Nello specifico, inizia anche una nuova era di comunicazione per Pimkie, che mescola i tipi di pubblico. “La particolarità di questo evento è che abbiamo mischiato le nostre tre comunità, un centinaio di influencer e giornalisti, ma anche cento collaboratori e infine anche un centinaio di clienti”, precisa la direttrice marketing. Anche i generi si mescolavano, in linea con la generazione “slasher” che è il target del marchio francese, mentre anche le influencer sono diventate modelle per una sfilata.

Pimkie intende ampliare ancora la sua clientela in Francia e rendere il suo discorso fashion più rilevante e sempre più internazionale.

Sul mercato domestico si tratta di continuare ad attirare il target 18-24 anni, cercando anche di conquistare la fascia di età superiore. “La sfida è quella di attirare le 25-34enni, fascia d’età che ha un potere d’acquisto più alto  che ci permetterà di alzare il livello, sostiene Dorothée Braure.

Siamo a  280 negozi, del brand, in Francia attualmente, Pimkie lancia una nuova fase di sviluppo quest’anno con una quarantina di aperture programmate, in proprio e in affiliazione. Nell’Esagono, l’insegna può vantare attualmente ottime prestazioni sia in negozio che online, ma il brand ha anche l’intento di rafforzare ulteriormente questa tendenza.

La Francia vale oggi il 45% delle vendite di Pimkie. Il nuovo orientamento più fashion voluto dal direttore artistico Sidney Rhule, e la comunicazione che lo circonda, riguardano tutti i Paesi, anche quelli esteri. La sfilata è stata trasmessa anche in paesi come la Spagna, l’Italia o la Germania.

La sfida all’estero è di passare a una nuova tappa di sviluppo, come in Spagna e in Italia dove, dopo aver aperto i nostri negozi, quest’anno iniziamo lo sviluppo in franchising”, dichiara Dorothée Braure. “Per ottenere ciò, bisogna che adattiamo bene le nostre proposte, perché ogni mercato ha la sua specificità. Sappiamo che le spagnole chiedono una qualità elevata, le tedesche hanno bisogno di essere ispirate… Dobbiamo dunque realizzare dei focus differenti a seconda delle nazioni”, analizza la direttrice marketing.

Affermando che l’obiettivo è ormai di far sì che i suoi primi tre mercati internazionali seguano l’esempio della Francia, Pimkie non si priva della possibilità di siglare nuovi accordi di distribuzione in altri Paesi. E infatti, il Guatemala e la Russia sono stati oggetto di partnership appena firmate. Il marchio di Villeneuve d’Ascq ha anche sviluppato un’ulteriore strategia per approdare su nuovi mercati: adesso è infatti distribuito sul sito internazionale di Asos, che gli aprirà le porte di nuovi consumatori.

Pensate che ad oggi, Pimkie conta 700 punti vendita ripartiti in 27 Paesi.  Sicuramente una crescita importante di questo brand in questi anni.

 

(Informazioni prese da “Fashion network”)

Giulia Castellani

 

 

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