Via Donna Felicissima si trova a San Marino-città.
Via intitolata a Donna Felicissima la nobildonna riminese che regalò il Monte Titano a Marino, in segno di riconoscenza per avergli questi guarito il figlio Verissimo.
La leggenda
ll manoscritto da cui è tratta la leggenda risale alla prima metà del secolo X°, si tratta della “Vita Sancti Marini”, un testo agiografico pubblicato dallo storico svizzero P. Aebischer.
Secondo la tradizione Marino arrivò dall’isola di Arbe in Dalmazia a Rimini nella seconda metà del terzo secolo d.c con altri scalpellini per ricostruire il porto e le mura della Città seriamente danneggiati dalle invasioni barbariche, certamente ebbe numerose occasioni di recarsi sul Monte Titano, anche per reperire il materiale, pietra e altro, per i suoi lavori. Decise in seguito di rifugiarsi proprio sul Monte Titano per sfuggire in primis alle persecuzioni contro i cristiani e secondariamente alle insidie di una donna che si professava contro verità, sua moglie, giunta dalla Dalmazia.
Sul Monte Titano costruì una piccola Chiesa dedicata all’Apostolo Pietro e cominciò a condurre una vita molto semplice fatta di lavoro e preghiera, a poco a poco una piccola comunità cristiana si radunò intorno a lui. La tranquillità della vita di Marino fu messa a repentaglio da un certo Verissimo, figlio di Donna Felicissima, padrona del Monte Titano, che un giorno trovandolo in preghiera cominciò ad apostrofarlo con parole piuttosto severe, l’invettiva non si limitò alle parole, il giovane scaglio una freccia contro Marino che però seguì una strana traiettoria e colpì Verissimo, paralizzandolo.
La madre di Verissimo pregò Marino di salvare il figlio, cosa che puntualmente avvenne, in cambio la donna gli regalò in segno di gratitudine il Monte Titano. E’ questa l’origine della nostra storia, un lascito, libero da qualsiasi vincolo fatto da Felicissima a Marino. Il Santo avrebbe fatto poi donazione del monte alla prima comunità cristiana che attorno alla chiesa si era raccolta.
Questo il punto di partenza di quello che poi è stato definito “il mito della libertà perpetua di San Marino”. Mito che trova i suoi riscontri anche nella pubblicistica ufficiale. Con decreto del 2 luglio 1941, n.9 si statuì che la Repubblica era stata fondata il 3 settembre 301 dell’era volgare.
Chiara Macina