Bellezza e chirurgia estetica: come cambiano le richieste nel mondo
“La Bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino”. (Oscar Wilde)
La bellezza è un valore assoluto? la sua percezione è indubbiamente legata a gusti personali, propensioni, appartenenza culturale e geografica.
Ce lo siamo sentiti ripetere sin da bambini “non è bello ciò che è bello è bello ciò che piace”, il valore aggiunto di una persona è dato da quella luce che le illumina il volto e che proviene dall’interiorità.
Tuttavia se è vero che la forma è anche sostanza difficile non giudicare il fascino di un volto, la perfezione di un seno, l’eleganza di un paio di mani curate.
La bellezza può talvolta, essere “ingabbiata in stereotipi” precisi influenzati dal paese di provenienza.
Bellezza: come cambia il concetto nella storia
L’archetipo di bellezza si è evoluto modificato più volte nel corso della storia: Il primo a giungere alla creazione di un canone di bellezza fu lo scultore greco del primo periodo classico Policleto di Argo (V secolo a.C.) che, dopo aver preso le misure di diverse parti del corpo ad un certo numero di uomini, arrivò a definire delle misure medie, elaborandole come ideali. In effetti è cambiato tante volte nei secoli l’ideale di bellezza femminile, quello maschile sembra invece immutabile.
Nel periodo rinascimentale si ebbe la riscoperta del corpo come oggetto positivo, la donna appare quindi florida e dispensatrice di gioia e letizia massima, ispiratrice dell’amor cortese.
Nel secondo dopoguerra, dopo che miseria, distruzione e morte avevano dilagato, ritorna un ideale di donna barocca estremamente femminile con forme procaci evidenziate da generose scollature che prende il nome di pin-up. Negli anni successivi, cambia ancora il modello ideale si osanna quello rappresentato da Twiggy, indossatrice della fine degli anni sessanta famosa per la sua magrezza e il volto con fattezze quasi da bambina.
Bellezza: come cambia il concetto nel mondo
Un’indagine sul modello di bellezza femminile condotta in 18 paesi rivela come per le italiane la magrezza sia molto importante, 49 kg il peso ideale.
La classifica prosegue con 61 kg di bellezza per le serbe al tredicesimo posto e, al quattordicesimo, i 64 kg delle peruviane, reggiseno push-up e chiome lunghe per tutte le donne del mondo.
Così le donne europee e le asiatiche, Cina ed Italia in testa, sognano di essere più sottili, le americane del nord, del centro e del sud, amano il fisico a clessidra, fianchi e cosce robuste sono un must. Fra tutte le spagnole si sognano più floride, la bellezza è solo un punto di vista difficile giudicarla obbiettivamente.
Diverse sono anche le richieste rivolte ai chirurghi plastici nei diversi paesi: chi non è soddisfatta del proprio aspetto o non accetta le modifiche al corpo che il tempo impone, ricorre al bisturi con motivazioni e aspettative che dipendono dalla cultura e dal trend in cui è cresciuta.
Negli Stati Uniti gli interventi al seno sono molto numerosi, per essere aumentato di volume ma anche risollevato o ringiovanito, In Italia chirurgia del seno e lifting sono le tecniche più richieste, sta scendendo sempre più l’età media in cui è richiesto.
Il Brasile è l’Eldorado della chirurgia estetica, si interviene soprattutto sui glutei, con la liposuzione e anche con l’aumento del volume, grazie a protesi e innesti di grasso.
La chirurgia plastica è certamente influenzata anche dalla stagionalità e dal clima presente nella zona nella quale è praticata, se un fondoschiena da esibire grazie a leggings e magliette arricciate in vita è il sogno delle brasiliane che possono contare su temperature sempre gradevoli, in Svezia le richieste di interventi di estetica sono quasi sempre a favore del viso, allo stesso modo le classi sociali influenzano le domande, quelle più alte concentrano la propria attenzione sul volto, quelle medio e basse sul fisico.
È anche una professione che risente della stagionalità e conosce un boom tra marzo e maggio con l’avvicinarsi della prova costume.
Un serio professionista non deve mai trascurare un aspetto basilare: Quando si parla di Chirurgia plastica e Medicina estetica il primo stereotipo che emerge è legato all’immagine di donne che desiderano migliorare l’aspetto che ha donato loro Madre natura. In realtà, dietro a ogni paziente c’è una storia personale, a volte anche complessa, e questa disciplina medica ha tante sfaccettature, aiuta le persone a migliorare quelli che sono, o perlomeno sono avvertiti dalle stesse, come invalidanti difetti fisici, donando sicurezza in sé stessi.
Il primo compito del chirurgo plastico è quello di mettersi seriamente in ascolto e comprendere se dietro alle richieste di una paziente ci sia il desiderio di apparire al top, un complesso da superare, il desiderio di essere più bella o se si celi una patologia più complessa, un disagio psicologico o psichico che nessun intervento di chirurgia potrebbe risolvere.
Dottor Davide Forcellini