Chi è il chirurgo plastico: come scegliere uno specialista
La mente umana spesso procede per associazioni di idee: mare profumo di salsedine, primavera uccellini che cinguettano, chirurgia plastica…mi rifaccio il seno.
In realtà sono diversi gli stereotipi legati a questa specialità chirurgica, dovuti alla correlazione con uno dei suoi aspetti, quello appunto legato alla bellezza.
Chi è il chirurgo estetico? Di che cosa si occupa principalmente?
In realtà definizione più corretta è quella di chirurgo plastico, in quanto la chirurgia estetica è una branca della chirurgia plastica finalizzata a migliorare l’aspetto fisico.
Al bando l’immagine cinematografica che ci ha regalato il film “La morte ti fa bella”, fotografando un bravissimo Bruce Willis nei panni di un decadente chirurgo alle prese con i tentativi di restauro dei corpi di moglie e amante, ree di avere bevuto un elisir di eterna vita e giovinezza e quindi alle prese con la necessità di una perpetua conservazione del corpo.
Quando si parla di Medicina estetica il primo stereotipo che emerge è legato all’immagine di donne alla ricerca di un miglioramento del proprio aspetto, in realtà si tratta di una disciplina dalle molteplici sfaccettature, supporto alle terapie oncologiche e chirurgia in generale.
Chi è il chirurgo plastico?
Un primo discrimine nello sgomberare il campo da fraintendimenti: il chirurgo plastico ha conseguito una specialità precisa a differenza di quello estetico. La chirurgia estetica non esiste nell’ambito delle specializzazioni chirurgiche, se non come aspetto di quella plastica.
Il chirurgo plastico si occupa in primis di chirurgia ricostruttiva, non solo legata a interventi di carattere estetico, come malformazioni facciali, somatiche, mutilazioni traumatiche o chirurgiche, seguenti alla rimozione di tumori, ustioni, esiti di ustioni e altro. Gli aspetti ricostruttivi ovviamente vogliono perseguire il miglior risultato estetico possibile.
In Italia sono molti i medici che praticano la chirurgia plastica, in realtà i soli di cui è bene avere fiducia sono quelli specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, ossia chi, dopo la laurea in Medicina, ha frequentato per cinque anni una Scuola di Specializzazione Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica superando gli esami previsti nel corso di studi.
Sul sito dell’Ordine di appartenenza sono riportati i titoli conseguiti dal medico quindi anche quello di chirurgia plastica, oppure è possibile telefonare all’ordine dei medici o in ultimo chiedere al professionista stesso notizie in merito ai titoli conseguiti.
E’ possibile trovare notizia di un intervento di chirurgia plastica addirittura nei papiri egizi, uno del 3000 a.c descrive la chirurgia di un trauma facciale, con fratture nasali e della mandibola.
L’antesignano del primo trapianto di pelle sarebbe da ricercare e attribuire ai medici indù, ai quali è attribuito il trapianto di pelle dalle natiche.
Sarebbe però l’India la culla della chirurgia estetica , nei testi sacri sono descritti tentativi di innesti cutanei, a fini ricostruttivi.
Era pratica consolidata la “Mutilazione giudiziaria”, in conseguenza della trasgressione di leggi.
Oggi può in uno dei suoi tanti aspetti essere provocatoriamente definita come uno dei mezzi per avere successo in un mondo competitivo eliminando quelli che sono difetti, o comunque avvertiti come tali e causa di complessi di inferiorità.