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L’Arte in rapporto con l’Assoluto

Parlando di arte sacra, il periodo natalizio induce a focalizzare l’attenzione sul tema iconografico della Sacra Famiglia, ampiamente sviluppato dagli artisti rinascimentali. Tale soggetto si compone generalmente di tre figure e può essere ricondotto a varie tipologie. Ad un primo gruppo appartiene quello composto da sant’Anna, la Vergine e il Bambino. Poi ce n’è un secondo in cui alla figura di Sant’Anna si sostituisce quella di San Giuseppe.

La raffigurazione della Vergine con Sant’Anna e San Giovannino raggiunge l’acme nella tavola di Leonardo (Parigi, Louvre).

copertina

Alla seconda tipologia, nella quale è presente san Giuseppe, appartiene la Sacra Famiglia dipinta da Michelangelo, nota universalmente come Tondo Doni.

In taluni dipinti viene aggiunta la figura di Santa Elisabetta, si pensi alla Sacra Famiglia Cangiani di Raffaello (Monaco, Pinacoteca), ispirata al racconto delle Meditazioni dello Pseudo Bonaventura.

Accade, infine, di trovare rappresentata la trinità terrena della Sacra Famiglia sotto la protezione della Trinità Celeste, come in Murillo (Londra, National Gallery). In tutti i casi descritti, la composizione può seguire un andamento sia orizzontale che verticale.

L’arte sacra è presente fin dalle origini, il senso dell’Assoluto non si è mai spento, anche in epoca più recente, come vuole dimostrare Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana, un’ eccezionale mostra ospitata all’interno di Palazzo Strozzi, il più ampio spazio espositivo fiorentino. Si possono ammirare, fino al 24 gennaio 2016, più di un centinaio di opere realizzate da artisti italiani e internazionali, come Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova. Agli artisti internazionali appartengono invece Vincent Van Goh, Jean François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Stanley Spencer, Georges Roualt, Henri Matisse. L’epoca in oggetto è compresa fra metà Ottocento e metà Novecento. Non a caso è stato scelto un fondo azzurro sul quale collocare le opere, l’azzurro, come si sa, è il colore della meditazione.

Il rapporto dell’arte con il sacro non può di certo essere esaurito in poche righe.

Ritengo che la spiritualità in arte possa esprimersi anche in assenza di un soggetto di chiara matrice religiosa e che Il sentimento che lega l’artista all’Assoluto prevalga su ogni concetto, credo religioso ed ogni retorica. Per avere una visione più completa del problema è fondamentale uscire dalla nostra area geografica ed esplorare ciò che è stato espresso da altre culture, quelle tradizionali intendo. Esiste in merito all’arte sacra un patrimonio vastissimo che comprende l’India, la Cina ,le Americhe e molti altri luoghi della Terra. Il senso del Mistero sembra quindi unire l’umanità intera, questo dovrebbe farci riflettere.

Elisa Della Balda

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