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Arengo: la più antica assemblea legislativa della comunità sammarinese

L’Arengo, la riunione di tutti i capi famiglia, fu la più antica assemblea legislativa della comunità sammarinese.

Le notizie più esaurienti le ricaviamo dagli statuti del 1600.

Nella rubrica I di detti statuti si definisce l’Arengo la congregazione di tutto il popolo della terra di San Marino e della sua Curia, cioè una persona per casa, si riuniva al suono della campana e su invito dei Piazzari.

In tale rubrica si precisa che l’Arengo era la principale autorità in antico della nostra Repubblica, ma in seguito all’aumento della popolazione le sue riunioni divennero tumultuose e poco produttive, i suoi poteri passarono a un organismo più ristretto: il Consiglio.

Nei tempi più antichi i capi famiglia si riunivano intorno all’autorità religiosa, il Pievano, in seguito sotto l’autorità dei Consoli, il Capitaneus e il Defensor, Rectores, nomi coi quali in antico si designavano i Capitani Reggenti.

Dai primi statuti a noi giunti, collocati dal Delfico e dal Malagola nel periodo 1295-1302, risulta la coesistenza dei due organismi: Arengo e Consiglio, organismi distinti, diversi anche per quanto concerne le modalità di convocazione.

Per quanto riguarda le competenze, in alcune rubriche statutarie risulta come i due organismi avessero poteri decisionali autonomi, in altre che certe risoluzioni discusse in Consiglio trovavano poi approvazione definitiva in Arengo. In antico l’Arengo era l’assemblea di maggior prestigio, poi con l’aumentare della popolazione e per l’affermarsi di istanze non più popolari, ma di tipo aristocratico, perse ogni preminenza sino a esaurire sul finire del XV° secolo la sua capacità deliberativa, non gli resterà altro che il diritto di petizione, la possibilità di avanzare suppliche inerenti a necessità d’ordine pubblico, due volte all’anno all’inaugurazione di ogni capitanato.


Ripristinata il 25 marzo 1906 grazie a un Referendum popolare ha introdotto il suffragio universale.

La legge elettorale del 25 marzo 1906 avvia un sistema politico di democrazia rappresentativa in cui la sovranità è affidata al popolo, che governa in maniera indiretta tramite i rappresentanti da lui liberamente eletti.

Questa Legge può a buona ragione essere considerata la prima legge elettorale della storia politica sammarinese, quella che presenta il primo regolamento per la regolare convocazione dei cittadini alle urne.
Nella domenica successiva al 1 aprile e 1 ottobre i cittadini possono presentare Istanze d’Arengo quesiti e richieste di varia natura, quelle giudicate conformi da un’apposita Commissione saranno esaminate dalla Reggenza nel corso del suo mandato.

 

 

 

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