martedì , Marzo 19 2024

Namastè: significato del tradizionale saluto indiano

Namastè

“Namaste Nama”: ciò che è Dio in me si inchina a Ciò che è Dio in te”, questo tradizionale saluto indiano è ben identificativo dello spirito che anima il paese, una Terra che si connota per uno slancio spirituale fortissimo, che la identifica e fa vibrare, che si alimenta e traduce in devozione e rito, una realtà talmente sfaccettata eterogenea e complessa da sfuggire a qualsiasi definizione e clichè.
Il visitatore, il turista, chi decide di trascorrervi un periodo torna a casa con un tipo di arricchimento diverso, a seconda dello spirito con cui vi si è approcciato.
In linea di massima cibo, religione e amore costituiscono tre ottime chiavi di lettura nella conoscenza di un paese.
Non a caso “Mangia, prega, ama” è il titolo di un film di qualche anno fa del regista Ryan Murphy. Al centro la storia di Elizabeth un’americana che lascia la sua vita e intraprende un viaggio intorno al mondo, che conosce attraverso i piaceri della buona tavola facendo una lunga tappa in Italia, dedicandosi alla meditazione in india e grazie all’incontro con uno Sciamano che libera il suo cuore da tristezza e senso di colpa in Indonesia, poi è pronta all’incontro e all’amore. Un viaggio fisico e spirituale come quello che intraprende chi si reca in India, un paese talmente grande ed eterogeneo da essere difficile da raccontare attraverso la tradizione culinaria, la religione e l’amore inteso come spiritualità e tensione al divino. Lo si odia o ama, non può lasciare indifferenti, è un enorme cuore pulsante che accoglie non appena usciti dall’aeroporto e scuote come uno tsunami di odori, rumori, immagini forti e a volte in contrasto, un quadro animato e variopinto, strade che sono un tributo all’anarchia, con auto, moto, risciò a pedali e carri trainati da buoi, odore di incenso e merda, gelsomino e animali, mucche cani e scimmie liberi di transitare ovunque senza che alcuno dia peso a questo.

L'India è un caotico crocevia a forma di cuore
L’India è un caotico crocevia a forma di cuore

L’India assale, prende alla gola, allo stomaco, l’unica cosa che non permette è di restarle indifferente (Tiziano Terzani).

In India
MANGIA:

India street food

Street food

E se le religioni sono variegate e curano l’anima, la cucina è dedita alla cura del corpo: un completo delirio di sapori e di colori, spezie ed erbe a volontà, piatti semplici o elaborati
E se le religioni sono variegate e curano l’anima, la cucina è dedita alla cura del corpo: un completo delirio di sapori e di colori, spezie ed erbe a volontà, piatti semplici o elaborati. Mercato a Pondi Cherry
tè chai indiano, servito in una tazza di fango, una volta usata viene gettata in strada e torna al suo stato originario
tè chai indiano, servito in una tazza di fango, una volta usata viene gettata in strada e torna al suo stato originario

Il pasto indiano non comprende una serie di pietanze servite in ordine, primo secondo…ma combinazioni, come il Thali, tante proposte in accompagnamento a un semplice piatto di riso. Ogni regione fa uso di ingredienti diversi a seconda di ciò che la Terra offre in maggiore abbondanza, ogni regione ha proprie sfumature.
Al sud si fa largo uso di cocco, l’equivalente della nostra piadina è il chapati.
Tratto comune della cucina indiana è il larghissimo uso di spezie, utilizzate per esaltare il sapore di ogni piatto e creare sapori e profumi unici.
Parte significativa del cibo è vegetariana, molti piatti tradizionali comprendono pollo, capra, agnello e pesce.
“Se davanti a te vedi tutto grigio, sposta l’elefante”.

PREGA:

L'India è ricca di tempi adornati da ghirlande votive
L’India è ricca di tempi adornati da ghirlande votive

“Tutto convive in pace nel grande circo indiano”, religione politeista, convivono Induismo, Islamismo, la religione Sikh e il Cristianesimo, più religioni minori dello Zoroastrismo e Jainismo. L’India accoglie tutti: religioni diverse, stili di vita, persone alla ricerca di una casa o del proprio stile di vita. Fortissima la valenza spirituale che anima ogni individuo, uomini e donne si donano all’esistenza con fiducia, anche se questo agli occhi dell’occidentale può essere considerato lassismo e scarsa energia nel modificare la propria condizione.
In India incontri chi sei pronto ad incontrare, Hare Krishna, Sadu o semplici ciarlatani a seconda della predisposizione del proprio animo e dell’apertura all’incontro.
“L’India ha due milioni di dei, e li adora tutti. Nella religione le altre nazioni sono miserabili. L’India è l’unica milionaria (Mark Twain)”.

AMA:

I matrimoni combinati sono stati per lunghissimo tempo una tradizione nella società indiana, così come l’usanza di molti membri della famiglia di vivere sotto lo stesso tetto, sotto la guida di un’autorità, il componente più anziano o saggio.
Ancora oggi il coniuge è scelto dai familiari, anche se nelle città lo stile di vita è simile a quello occidentale, il benessere familiare favorisce una maggiore libertà nel costume.
Nella maggior parte dei casi oggi il coniuge è si scelto dai genitori o influenti membri della famiglia, ma con il consenso dei nubendi.
In aumento i matrimoni d’amore. I matrimoni durano dei giorni, sempre costellati dalle offerte alle varie divinità. I sari delle donne sono bellissimi ed anche gli uomini vestono gli abiti migliori.

Gli sposi aspettano l'autobus
Gli sposi aspettano l’autobus
Tributo in ceramica a Shiva riprodotto sulla facciata di un condominio
Tributo in ceramica a Shiva riprodotto sulla facciata di un condominio

“L’India non è una promessa è solo un richiamo (Forster)”

Immagini di Carlo Biagioli

testo di Chiara Macina

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