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Le cose che so di me 2.0

Le cose che so di me 2.0

Comincio sempre la giornata allo stesso modo: andando a camminare in città, con musica nelle orecchie oppure ascoltando qualche intervista, la mia preferita è quella a Natalia Aspesi

Amo le rubriche del cuore: lettere scritte come a un diario, domande esistenziali, dilemmi, narrazioni di vita, trovo sempre uno spunto giusto per me

Scrivo un diario quasi quotidiano e ho anche un diario umano, facendo domande a lui le rivolgo a me stessa “lo dico a te per dirlo a me”

Quando non voglio rispondere a una domanda volto il viso a destra e rilancio con un “Rimini è grande vero?”

Indugio un po’ nei ricordi del passato tutto mi sembra così vicino da poterlo sfiorare

Ho tante candele profumate che non accendo mai

Temo il “Generale Inverno” che la bellezza di un incontro perda nel tempo la sua carica emozionale, allora capita la metta anticipatamente nella Siberia del mio cuore per non rovinarla, per non fare qualcosa di sbagliato per farla rimanere bella per sempre

Mangio vellutate a pranzo e cena e cose golosissime per tutto il resto della giornata

Per essere sicura di non fare qualcosa che in realtà non mi va di fare la scrivo in una delle mie liste

Ho fatto mia una delle regole di vita di mia nonna “Se comperi cose da poco spendi due volte”

Con me è tutto un “si o un no” non mi piacciono i “ci devo pensare” ma ho la pazienza di aspettare

Campionessa olimpionica nell’inventare scuse per non andare da qualche parte

Permalosa come nessuno soprattutto per commenti poco graditi sull’aspetto o il carattere di persone che amo

Conosco nel dettaglio i rumori della mia casa

Sono solita attribuire alle automobili sesso maschile o femminile

Non riesco a simulare emozioni sono tutte scritte a caratteri cubitali sul mio viso

Leggo il menù per 45 minuti e ordino sempre la pizza sbagliata

Penso sempre troppo e sempre prendo avventate decisioni di pancia dopo esco e vado a fare due passi

Di ogni persona che incontro traccio subito una mappa della personalità ne scrivo una sorta di sinossi  letteraria del personaggio a volte sbagliando a volte  fotografando benissimo la realtà

Sono la persona più felice del mondo quando una persona riesce a stupirmi

Vivo nel culto del coraggio, delle scelte, della non paura di abbandonare una strada se non è più la mia “una cosa inizia una cosa finisce”

Ho tante vite come i gatti in tutte ho camminato senza tacchi

Scrivo lunghe lettere alle persone del mio cuore

Ho paura di riuscire a esprimere bene ciò che sento solo quando scrivo

Non ho paura del tempo che passa solo ho nostalgia qualche volta dei piedini da baciare e mordere dei miei bambini da piccoli

Ho tanti tatuaggi colorati che raccontano la mia storia mia figlia dice “sarai una nonna tatuata”

Ho tante cose da dire a mia mamma e sempre rimado a domani il momento in cui lo farò forse le scriverò una lettera

Mi piace molto entrare nel mondo degli altri esco solo quando mi sento di essere trattata come un recipiente sul quale sfogare le proprie negatività e malumori in questo caso me ne vado senza salutare e non torno più

Una volta alla settimana esco a cena con le persone del mio cuore e parlo di “progetti per un nuovo mondo”

Penso sempre ogni giorno della mia vita anche nei più felici che “il bello debba sempre e ancora arrivare”sono innamorata della vita

Non conosco la noia: vivo una dimensione antropomorfica della realtà

Quando mi sento delusa divento gelida e formale educatissima

Quando mi sento in piena sintonia con una persona le chiedo se ha voglia di fare colazione con me

Ho sempre le unghie dei piedi e delle mani laccate di rosso

L’uomo più importante della mia vita mi chiamava “Nina” (snina piccolina)

Non passa giorno che al mattino non cerchi su Internet l’interpretazione ai sogni fatti durante la notte

Detesto chi saluta con “Salve” come un centurione romano

Viziata e viziosa coccolo le persone che amo dando loro piccoli vizi

Chi entra nel mio mondo è vittima inconsapevole di interviste continue

Coltivo il piacere sottile dell’ironia e l’ironia salva la vita, la nostra e quella degli altri:in ogni Alice c’è una Crudelia De Mon in ogni Crudelia De Mon c’è un po’ di Alice

Alla doccia preferisco sempre un bagno caldo lungo con lavanda e pensieri mescolati nell’acqua

Sono curiosa con purezza non c’è attività che ami di più che “origliare” al bar le conversazioni degli altri

Alzo e abbasso saracinesche con una frequenza e bravura che farebbe invidia a un cancello automatico

Detesto il pollice alzato come risposta a un messaggio correggo spesso congiuntivi divido il mondo in due categorie: chi ascolta la radio e chi scrive buongiornissimo al mattino nei gruppi whats’app

Quando entro nella stanza di un albergo controllo per prima cosa non ci sia nessuno nascosto sotto al letto, se sono a casa da sola lo faccio anche nella mia stessa camera

Se una persona non è puntuale non deve uscire con me

Se un capo non può essere lavato in lavatrice ma solo a mano o in lavanderia non deve entrare nel mio armadio

Faccio ponderatissimi acquisti sbagliati

Metto alla prova la pazienza delle persone per misurare il loro bene nei miei confronti

Aspetto una cartolina da un paese lontano

Scrivo cartoline che non spedirò mai

Chiara Macina

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