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Riciclare un regalo: 3 trucchi

Riciclare un regalo: un’arte che segue regole ben precise
C’è chi ne fa uno stile di vita, chi ha una vera e propria vocazione, chi lo fa per necessità, chi si affida all’istinto, una cosa è certa: tutti almeno un volta nella vita siamo stati colti dalla tentazione di riciclare un regalo non gradito, la Mont Blanc ricevuta in serie al momento del conseguimento della laurea, il pigiamone in flanella antistupro regalato dalla nonna per il compleanno, il perizoma rosso, sempre della taglia sbagliata, con cui il fidanzato ci ha invitate a salutare il nuovo anno in segno benaugurante e così via.
Regali poco graditi che anno dopo anno aumentano nel numero, spingendoci a valutare un loro produttivo reimpiego, rispettoso anche del principio di spending review, con cui ognuno di questi tempi deve fare i conti.
I giorni precedenti o immediatamente successivi al Natale riportano la questione di estrema attualità, sia per l’esigenza di trovare in tempi brevi e con poca spesa regali per amici e parenti, sia per fare fronte a quelli inaspettati e trovare la soluzione in pochi istanti, quelli strettamente necessari per congedarsi dalla visita inattesa di un amico con tanto di cadeau e lanciarsi in camera cercando tra i propri monili, una soluzione riciclata.

Se è vero che la crisi ha drasticamente ridotto il budget di spesa che ognuno dedica ai regali, non ha scalfito la tradizione a scambiarsi pensierini, in famiglia, tra amici e pure con qualche conoscente.
Doni spesso, vuoi per la mancanza di tempo, vuoi per il poco impegno profuso in quest’attività, scelti in maniera molto frettolosa, facendo ricorso a una sola idea comperata in serie per tutti i destinatari, la calzetta antiscivolo con scritto sopra “Merry Christmas”, proposta per il figlio di due anni della migliore amica ma anche alla nonna, un testo new age sul risveglio della coscienza propinato alla bidella che ogni giorno fa attraversare i bambini alla fermata dello scuola bus ma anche al collega che nulla nella vita, ha letto di diverso da un almanacco dell’Inter.

I destinatari di simili pensieri spesso reagiscono nascondendo l’oggetto in questione negli anfratti più nascosti nella casa, i più pragmatici ipotizzano la messa in vendita su Ebay per ottenerne un profitto economico, altri optano per un riciclo, immediato o all’occasione propizia, ma è questa una vera e propria arte che segue regole ben precise, per evitare spiacevolissime gaffes, vediamo quali.

Riciclare un regalo: 3 trucchi

Come riciclare un regalo:
1)In primis è bene accertarsi che i regali in questione siano integri e perfettamente funzionanti, nessuno desidera ricevere un rottame.
Nel caso in cui si tratti di telefonini o gadget tecnologici il cui display può essere personalizzato con qualche messaggio, è assolutamente doveroso cancellarlo per evitare che il nuovo destinatario del regalo scopra che si tratta di qualcosa di riciclato.
2)Si può riconfezionare il pacchetto usando una nuova carta regalo, ricordandosi di attaccare fuori dall’involucro un bigliettino promemoria in cui scriverci cosa c’è all’interno e da chi lo abbiamo ricevuto.
Questo sopratutto per evitare di cadere in una terribile insidia: regalarlo in qualche occasione proprio alla persona che lo ha regalato a noi.
3) La cosa migliore da fare è senza dubbio avere l’accortezza di riciclare il regalo donandolo a qualcuno che non conosce o comunque non ha rapporti diretti con il mittente iniziale del regalo, altrimenti nostra mamma si potrebbe ritrovare a sorseggiare il caffè nella tazzina che ci ha regalato a Natale, a casa di nostra suocera e questo non è un buon incentivo al mantenimento dei buoni rapporti di parentado.

Chiara Macina

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