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Ragazzo perchè piangi?

Ragazzo perchè piangi?

di Anna Chiara Macina

Wendy e Peter Pan: se li abbiamo conosciuti nella versione del film d’animazione della Disney, forse la più famosa, la nostra mente corre subito all’immagine di lei in camicia da notte e capelli chiari e a quella di lui in calzamaglia e casacca verde. La versione di disneyana memoria è in realtà una semplificazione rivolta a un pubblico di bambini, per quanto di forte suggestione visiva e  impatto emotivo.

Il rapporto tra Wendy e Peter Pan come tratteggiato dal suo autore è in realtà delicato, complesso, ricco di sfumature…come tutti i rapporti d’amore.

Peter Pan nei Giardini di Kensington (Peter Pan in Kensington Gardens) è un romanzo di James Matthew Barrie pubblicato nel 1906.

Due anni dopo andò per la prima volta in scena Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere, opera teatrale da cui poi sarebbe stato tratto il romanzo Peter e Wendy, di certo il maggior successo di Barrie

Nell’opera “Peter Pan nei Giardini di Kensington viene narrato  l’arrivo di Peter ai Giardini e di come impara a volare. Viene descritta una visita a sua madre, in cui Peter scopre osservando  da una finestra che questa ha avuto un altro figlio che l’ha rimpiazzato: per tal motivo Peter decide di non tornare più nel mondo degli adulti.

Chi è Peter

Un fanciullo che non vuole crescere e vive “nell’isola che non c’è”.

Peter Pan era un ragazzino molto grazioso, vestito di foglie secche e di resine stillate dagli alberi; ma la cosa più stupefacente era che aveva ancora tutti i denti da latte.

Chi è Wendy

Una figlia, una sorella maggiore con un forte spirito accudente, vive per qualche tempo l’avventura nell’isola con Peter poi sceglie di fare ritorno a casa.

Peter entra in casa dei bambini Darling per Wendy, la spiava da tempo per via dei suoi racconti, il cui eco valicava le finestre. Ai bimbi sperduti serviva una femmina dato che non ce ne sono sull’Isola che non c’è, Giglio Tigrato a parte.

Wendy appena lo vede gli domanda “Ragazzo perché piangi?”

Peter rimane folgorato da Wendy, vorrebbe sposarla, ma nessuno dei due vuole rinunciare alla parte più vera della propria indole ed essenza.

Wendy non vuole rimanere nell’isola perché sa che il suo non ritorno spezzerebbe il cuore della madre,  non può continuare a “giocare” all’infinito, Peter vuole restare fedele al suo ideale di vita, non vuole diventare un uomo.

Ciascuno rimane ancorato alla propria idea di vita e futuro.

ph: Lo show “Peter Pan” in Piazza Malatesta a Rimini

Con il tempo per Wendy il ricordo del ragazzo diventa simile a quello lasciato dalla polvere nella scatola degli oggetti cari del passato, Peter continua a frequantare la ragazza facendole visita ogni primavera e poi continuando a farlo con sua figlia e dopo con la figlia di sua figlia…

Quando si videro nuovamente Wendy era sposata, e Peter non era più per lei che un po’ di polvere nella scatola in cui conservava i vecchi giocattoli. Wendy era diventanta grande. Non dovete dispiacervi per lei: era una di quelli che sono contenti di diventare grandi. Anzi finì di diventare grande un giorno prima delle altre ragazze, per sua propria volontà.

La storia narrata da Barrie è ricca di  mille sfaccettature, si parla di amore senza nominarlo, o almeno non così spesso. Varie le corde toccate: il senso della fine e della distanza che non può essere colmata, della sincronia del sentimento, della difficoltà a cambiare e spogliarsi della propria pelle.

Non c’è un lieto fine solo una certezza, uno zucchero amaro: “Peter ha un cuore e quel cuore è di Wendy”.

In amore vince chi resta fedele a se stesso.

Tutto ciò di cui hai bisogno è fede, fiducia e polvere di fata.

 

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