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Primo memorial dedicato a Folco Quilici nella sua Ferrara: successo per la proiezione di “Oceano”

Locandine del Memorial Folco Quilici

Le immagini del film Oceano scorrono sul grande schermo del multisala “Apollo Cinepark” di Ferrara in un silenzio quasi surreale, interrotto soltanto dalle note della colonna sonora firmata dall’intramontabile Ennio Morricone: la città si è come fermata per ricordare Folco Quilici, nella lunga giornata di venerdì 18 maggio 2018, che resterà nella storia estense come il primo memorial dedicato al celeberrimo documentarista e regista, scomparso nel febbraio scorso all’età di 87 anni. L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara, è stato organizzato dalla “Ferrara Film Commission”, presieduta dal Dottor Alberto Squarcia che ha diretto l’intera giornata, trasformata in una sorta di maratona celebrativa: la pellicola è stata infatti proiettata sia nella mattinata, solo per le scolaresche, sia in serata per chiunque avesse voglia di rivedere questo bellissimo film oppure di scoprirne tutto il fascino per la prima volta. “Oceano” non è stato scelto casualmente: esso era infatti il preferito dallo stesso autore e regista, che lo ha realizzato nel lontano 1971 tra le isole polinesiane. Alla pellicola lavorò, a soli dodici anni, anche un giovanissimo Brando Quilici che ha ben seguito le orme paterne.

All’evento hanno presenziato, oltre al già menzionato figlio Brando, anche la moglie Anna e il nipote Corso nonché due tra i più fedeli e storici collaboratori di Folco: il producer Fausto Grisi e il direttore della fotografia Riccardo Grassetti, accompagnati dal videomaker Carlo Magri e dal critico cinematografico Paolo Micalizzi. Tutti uniti nel ricordo di questo maestro del documentario, che tanto ha donato al cinema italiano, ci si è ritrovati già durante il pomeriggio presso la sontuosa Sala dell’Arengo del palazzo municipale estense: qui si è tenuto un incontro su Folco Quilici e sul film “Oceano” alla presenza del vice Sindaco Massimo Maisto, delegato alla cultura, e del Presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò. «Quella di oggi è solo la prima di una serie di iniziative che quest’amministrazione vuole dedicare alla figura di Folco Quilici; in autunno ci sarà un momento di commemorazione formale nella sala comunale e abbiamo altresì in progetto di intitolargli l’aula didattica del Museo di storia naturale», ha commentato Maisto annunciando iniziative da portare avanti insieme all’Istituto di storia contemporanea e all’Università di Ferrara, sempre nel ricordo del grande cineasta del quale è stato sottolineato soprattutto il lato umano.

Premiazione

 

«Folco non era soltanto un grande maestro; era in primis una grande persona, che aveva rispetto per l’ambiente e per le popolazioni dei luoghi in cui doveva girare un documentario», ha evidenziato Grisi. «Ho visto piangere di gioia Folco al Festival di Taormina; era un’edizione particolarmente accesa per via delle contestazioni studentesche: tutti i film proiettati vennero accolti dai fischi dei ragazzi, tranne uno. “Oceano” fu applaudito fin dai primi minuti e, alla fine, si aggiudicò il David di Donatello», ha voluto ricordare Grassetti menzionando anche qualche simpatico aneddoto. «Durante le riprese di “Oceano”, durate circa tre mesi, mangiammo quasi sempre e solo pesce; la mattina facevamo colazione con caffè e latte ma, invece del cornetto, avevamo dei filetti di pesce avanzati dal giorno prima», ha quindi spiegato il direttore della fotografia. “Oceano” è la storia di un giovane polinesiano, di nome Tanai, che deve superare una dura prova di sopravvivenza in solitudine tra le onde del mare, secondo le usanze del suo popolo, per poter essere considerato un adulto: dopo mille peripezie, rischiando anche di non farcela, il ragazzo a bordo della sua imbarcazione avrà la meglio su una natura ostile ma al contempo benevola con chi dimostra di rispettarla. «Questo film ha anche un bellissimo messaggio ambientalista di critica nei confronti dei test nucleari nelle acque oceaniche», ha tenuto a precisare Squarcia.

Targa Folco Quilici

 

A margine dell’evento si è accennato infine alla straordinaria opera documentaristica di Folco Quilici intitolata “L’Italia vista dal cielo” e realizzata per conto della Esso Italia, che ha riguardato anche l’Emilia Romagna. Abbiamo quindi colto l’occasione per chiedere ai collaboratori del regista notizie più certe sul “mistero” di questa sceneggiatura originale risalente al 1968, ritrovata presso il CSC di Roma e da noi già attenzionata in un precedente articolo, “Folco Quilici, conservato a Roma il testo originale di una sceneggiatura su San Marino”, riguardante un progetto di documentario sulla Repubblica di San Marino, che però non risulta nella filmografia di Quilici. Benché non sia dato sapere se sia stato pienamente fedele al testo di quella sceneggiatura trovata nella Capitale, anche perché il regista a volte improvvisava in corso d’opera sul set, i collaboratori del cineasta ferrarese ci hanno comunque confermato che un documentario su San Marino fu effettivamente realizzato alla fine degli anni Sessanta, su commissione del governo del Titano, e successivamente consegnato dagli autori; tuttavia una tale pellicola non trova menzione nella filmografia di Quilici per via di un dubbio che, a distanza di tanti anni, viene sollevato dagli stessi collaboratori del regista: qualcuno sa se questo film sia stato mai trasmesso da una qualche emittente oppure messo in commercio? Sarebbe bello, insomma, poter ammirare un giorno le immagini, potremmo dire a questo punto “inedite”, del misterioso e affascinante documentario sull’Antica Terra della Libertà firmato da Folco Quilici.

Simone Sperduto        

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