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Intervista a Maddalena Mazzoli di “Meditazioni guidate”

Domenica due aprile alle ore 16 si è svolto un incontro esperienziale Con Maddalena Mazzoli Vandi di “Meditazioni guidate” dal titolo: “Libera-mente”- Calmare e liberare la mente con la meditazione”. L’evento si è tenuto presso lo spazio espositivo della Carlo Biagioli srl in via 25 marzo 71- Domagnano, Rep. di san Marino. 

Sbirciando un po’ nel tuo sito ho trovato questa tua presentazione

Sono Maddalena, e non sono un’eremita che medita sul cocuzzolo dell’Himalaya

Sono una persona normale che lavora, che corre qua e là, che a volte, con un pò di frustrazione, sente che il tempo le stia sfuggendo di mano.

Ho sofferto di ansia, di forte stress, ma quando ho studiato la meditazione in India, ho scoperto un mondo nuovo, che mi ha cambiato la vita e che vorrei condividere ed insegnarti tramite un semplice metodo: le meditazioni guidate.

La meditazione ti ha sempre accompagnata. Poi a un certo punto della tua vita hai deciso di dedicarti a essa in misura ancora maggiore e soprattutto rendendola fruibile a tutti, dando strumenti concreti per avvicinarsi ad essa.  Cosa è accaduto? Cosa ti ha spinto in questa direzione?

Mi sono laureata in economia, ho lavorato come manager nel privato e nel pubblico continuando a portare avanti la mia pratica e la mia passione per la meditazione. Un giorno, durante la pandemia del Covid 19, ho deciso che volevo più significato nella mia vita, volevo lasciare un’impronta positiva e gentile nel mondo insegnando ciò che a me aveva aiutato ed aiuta a stare profondamente bene.

Ho raccolto gli studi e le esperienze che avevo maturato nel tempo, gli insegnamenti durante il mio percorso in India, mi sono diplomata come insegnante di meditazione mentre ancora lavoravo in ufficio, mi sono licenziata e ho intrapreso il grande passo che mi ha cambiato la vita.

Hai fondato l’Accademia della Meditazione: la prima scuola di meditazione italiana di cui puoi usufruire dove vuoi e quando vuoi, con un percorso graduale per avvicinarti alla parte più profonda e spirituale di te stessa.

Un percorso che nasce con uno scopo: quello di abbassare il livello di stress e quindi essere più sereni.

Perché siamo così stressati? Viviamo troppo nella mente?

Siamo stressati perché viviamo nella società del “tutto e subito”, nella società de “il tempo è denaro”, nella società del consumismo che sussurra: lavora sempre di più così potrai comprare sempre più cose che ti renderanno felice (spoiler: non è così invece).

Quindi corriamo, come dei criceti sulla ruota (quella che in inglese chiamano “rat race”), da casa all’ufficio, dall’ufficio a casa, ci sommergiamo di lavoro, ci

stressiamo perché non abbiamo più tempo per noi, e aspettiamo con ansia il week-end dove, magari, non riusciamo nemmeno a rilassarci pienamente.

Quando ci fermiamo un attimo in silenzio, sorge spontanea la domanda “Ma sono veramente felice?”. Per evitare la risposta riprendiamo a correre e a stressarci…

Perché siamo così attaccati con il pensiero al passato e al futuro? La meditazione può essere definita come uno strumento che permette di godere dell’attimo del presente?

La meditazione nasce proprio per allenare la nostra mente a goderci il momento presente, l’unico momento in cui viviamo veramente.

Il passato è infatti già accaduto ed il futuro deve ancora venire. La filosofia buddista insegna che la felicità può essere raggiunta solo quando rimaniamo con la nostra mente nel qui ed ora, quando non rimuginiamo sul passato e non ci preoccupiamo sul futuro.

Ti faccio un esempio: se quando faccio una doccia calda, mi godo lo scroscio dell’acqua, il calore ed il vapore, la sensazione di pulito, il profumo del sapone, il massaggio dell’acqua sulle spalle… sono in presenza mentale e sono serena.

Se, mentre faccio la doccia, penso all’email che dovrò mandare più tardi per lavoro, sto perdendo un bellissimo momento di rilassamento e serenità.

Un altro esempio. ll monaco Thich Nhat Nhan diceva: se mentre mangi invece di essere presente e goderti ogni boccone, pensi a qualcosa che ti preoccupa, in quel momento tu stai mangiando le tue preoccupazioni.

A 24 anni sei andata in India a studiare yoga e meditazione. Ci racconti qualcosa di quell’esperienza?

E’ stata un’esperienza stupenda. Mi trovavo in un paesino sperduto del Kerala (nel sud dell’India) in cui ero l’unica ragazza straniera. Ci svegliavamo alle 5 del mattino per andare a praticare meditazione e yoga su un tetto di una scuola, circondati da palme. La giornata proseguiva facendo volontariato in un orfanatrofio di bambine e ragazze indiane e finiva con una lezione di ayurveda. La stanza dove vivevo era piccola e piena di insetti, non c’era acqua calda per la doccia e non esistevano posate, mangiavamo solo con le mani.

Ma è stata una delle esperienze più belle e trasformative della mia vita.

Percorsi specifici in Accademia ma anche contenuti settimanali gratuiti per chi si iscrive alla tua newsletter, una pagina Instagram con consigli, condivisioni sempre più seguita. Qual è il feedback che ti arriva da chi ti segue?

Sono molto felice perché i feedback delle ragazze e donne che meditano con me sono estremamente positivi: chi ha superato l’ansia di guidare, di mangiare in pubblico, chi non ha più paura di sentirsi male, chi dorme meglio, chi in generale è più felice di vivere e gestisce qualsiasi problema con grande serenità.

I benefici della meditazione si vedono soprattutto quando ci affacciamo a situazione dolorose e difficili: ci accorgiamo subito che qualcosa è cambiato nel nostro modo di vivere la vita, i problemi e le preoccupazioni.

Tra i percorsi che proponi in Accademia uno per guarire il tuo bambino interiore. Chi è questo bambino? In che modo ci parla e condiziona la nostra vita? Come si può rieducare?

Ho sentito parlare per la prima volta di bambino interiore dal grande monaco Thich Nhat Hahn e sono stata la prima a riconoscere quella bambina spaventata che viveva dentro di me…

Noi tutti da piccoli abbiamo subìto dei traumi, piccoli o grandi, abbiamo avuto paura, forse ci siamo sentiti trascurati, poco amati, oppure abbandonati…

Queste ferite potrebbero ancora essere con noi, il nostro bambino interiore potrebbe aver bisogno di essere rincuorato, curato, amato.

Prendersi cura del nostro bambino interiore vuol dire prendersi cura del nostro passato, delle nostre ferite, lasciare andare ciò che ci ha pesato e spaventato, dentro, nel nostro profondo, per troppo tempo.

Viviamo spesso in balia delle emozioni, tanto che appaiono troppo grandi, troppo ingestibili, condizionani e invalidanti. La meditazione oltre a calmare il nostro spirito ci può aiutare a un recupero delle emozioni nella loro chiave più nutriente e positiva?

La meditazione ci aiuta a coltivare emozioni positive e a gestire le emozioni negative che proviamo.

La nostra mente è come un giardino in cui possiamo scegliere se piantare e annaffiare fiori bellissimi e alberi rigogliosi (emozioni come felicità, gentilezza, serenità, amore…) oppure scegliere di annaffiare le erbacce (ansia, paura, rabbia…) e lasciare che invadano il nostro giardino seccando tutto il resto.

La scelta è solo nostra…

Chiara Macina

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