giovedì , Aprile 25 2024

Promessa scout: un impegno per la vita

Promessa del lupetto:

Prometto con l’aiuto e l’esempio di Gesù,

di fare del mio meglio per migliorare me stesso,

per aiutare gli altri,

per osservare la legge del branco.

Fare del mio meglio significa dare sempre il proprio massimo, nel rispetto di attitudini personali e talenti. Questo promette il lupetto, assumendo verso se stesso e il branco un impegno destinato ad accompagnarlo per tutta la vita.

Scoutismo: chi sono gli scout

Lo scoutismo propone un ideale di vita destinato ad accompagnare la persona per tutta l’esistenza “scout una volta scout per tutta la vita”.

Non si tratta di un doposcuola, nè di uno spazio aggregativo tout court, ma di un contesto educativo vero e proprio, all’interno del quale il ragazzo cresce con valori ben precisi: “tutto viene fatto con il gioco ma niente per gioco”.

Chi sono gli scout? Cosa propone lo scoutismo?

L’unico modo per essere felici, è quello di procurare felicità agli altri”. Questa massima di Baden Powell sintetizza al meglio la filosofia alla base del movimento scout. La natura, il rispetto per il prossimo, l’impegno a fare del proprio meglio sono alla base della proposta rivolta alle varie branche che compongono il movimento.

Gli stessi scopi sono delineati in maniera diversa a seconda dell’età dei ragazzi.

Si parte con il branco dei lupetti, che accoglie bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, “tutto viene fatto con il gioco, niente per gioco”, lo strumento usato per raggiungere i vari scopi educativi è quello della famiglia felice e libro della jungla come filo conduttore. Il reparto è invece indirizzato ai ragazzi dagli 11 ai 15 anni, guide e d esploratori, l’avventura è il cardine delle attività, oltre al mettersi in gioco. I ragazzi sono divisi in squadriglie, strutturate in modo gerarchico, con capo, vice, membri e novizi, ciò stimola il senso di responsabilità nel ragazzo più grande e la collaborazione tra membri.

Viene poi il Noviziato, per ragazzi di 16 anni, che cominciano a fare le prime significative esperienze di servizio al prossimoe non solo. Si arriva finalmente al Clan, per ragazzi dai 17 anni, animato dai valori del servizio della comunità e fede,funzionale al momento della partenza,quando il ragazzo è pronto a maturare una scelta di servizio al di fuori o all’interno dell’Agecs, avendo ormai maturato la consapevolezza che “è procurando felicità agli altri che si è felici. Il servizio al prossimo è scelto dal ragazzo che prende la “partenza”, che giunge al termine del proprio cammino negli scout, come scelta integrante della proria vita.

Quando si diventa scout si fa una promessa, un giuramento lungo lo spazio di una intera vita, di adesione a valori cristiani, si fratellanza, rispetto, senso civico, servizio.

Preposti alle diverse branche,per guidare i ragazzi nel percorso sono gli educatori, “i capi”, che vanno a formare la Comunità capi, tutti corresponsabili insieme dei ragazzi che fanno parte del gruppo nella loro interezza,non solo dell’unità all’interno della quale prestano il proprio servizio, uno o più animatori ed un assistente ecclesiastico ne coordina l’attività. Il garnde valore aggiunto dello scoutismo rispetto ad altre attivitàdi tipo extrascolastico, è senza dubbio la forte valenza educativa, che va nella direzione di formare buoni cristiani e cittadini consapevoli, molto importante è la sintonia e il rapporto che si viene ad instaurare tra capi e famiglie dei ragazzi, si collabora per il loro bene crescita personale. L’obbiettivo primario è educare, non si pone come funzionale ad altre attività.

Il lupetto promette di fare del suo meglio, a seconda delle proprie possibilità personali, così l’esploratore, la guida e via discorrendo.

Chiara Macina

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