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Il palazzo del governo

Presentare San Marino al turista nella sua luce migliore, quella che lo illumina grazie alla sua leggenda e storia, alla fierezza del suo popolo, alla mitica libertà perpetua che lo ha da sempre contraddistinto; un paese raccontato sul campo, attraverso gli edifici e i monumenti che maggiormente lo caratterizzano e identificano, quelli dove si svolge la vita istituzionale e quelli che ospitano il patrimonio storico, artistico e archeologico. Le bellezze e peculiarità del territorio narrate con la fierezza e l’orgoglio di una cittadina innamorata della propria Terra, felice di accompagnare il turista alla sua scoperta delle sue Piazze, delle vie che nel passato sono state testimoni degli eventi principali della sua storia, con una esposizione semplice ma accurata, ricca di spunti che stimolino il forestiero ad approfondire e avere voglia di tornare. Il mio nome è Chiara Macina e questa è in estrema sintesi la finalità principale del mio servizio di guida turistica, per il quale ho ottenuto l’abilitazione lo scorso anno, dopo aver frequentato il corso di formazione propedeutico all’esame e aver superato il relativo esame e richiesto l’iscrizione all’albo e il codice operatore.

Nelle prossime settimane vorrei idealmente accompagnare i lettori a spasso per il centro storico, soffermandomi sui luoghi più importanti, raccontandoli attraverso le curiosità e l’esposizione delle caratteristiche principali. Dopo aver illustrato brevemente Porta San Francesco e il Giardino dei Liburni il nostro tour prosegue idealmente al Palazzo del Governo, la sede della vita istituzionale e politica del paese.

palazzo-pubblico

Quello attuale non è quello antico, costruito tra il 1380 e il 1392 e di cui nel 1860 fu disposta la demolizione, in quanto a causa dei numerosi restauri che aveva subito aveva più l’aspetto di un Palazzo seicentesco che uno medioevale, come era nelle intenzioni. Tra i grandi fautori della costruzione del nuovo Palazzo Pietro Tonnini, artista e politico sammarinese che morì poco prima del completamento del nuovo edificio.

La direzione dei lavori fu affidata all’Architetto Francesco Azzurri ricordato da un semibusto sotto al loggiato del Palazzo, che fu inaugurato nel 1894 con una solenne orazione proferita dal poeta Giosuè Carducci.

La facciata è sostenuta da tre arcate a sesto acuto, sopra gli stemmi dei Castelli di Faetano, Montegiardino, Serrvalle e Fiorentino, territori conquistati nelle guerre combattute contro i Malatesta a fianco dei Montefeltro.

Verso la metà del ‘400 infatti, nella guerra tra Malatesta, Signori di Rimini e Montefeltro Duchi d’Urbino, San Marino si schierò con i secondi e al termine delle lotte che videro la vittoria dei Montefeltro furono gratificati dalla donazione di questi territori. Al centro un balcone poligonale con due finestroni a ogiva, è dal balcone che nei quindici giorni precedenti al primo aprile e al primo ottobre il Segretario agli Affari Interni annuncia i nomi dei nuovi Capitani Reggenti. Sempre sulla facciata e più precisamente su una mensola nell’angola destro c’è una statua bronzea del Santo realizzata da Tadolini. Ornano la facciata aquile feltresche, gli stemmi Visconti e feltresco. In alto  destra un orologio scandisce la vita degli abitanti di città, sopra le immagine dei tre Santi: San Marino, San Leo che arrivò dalla Dalmazia con Marino e Sant’Agata.

L’interno del Palazzo è ricco di omaggi, dipinti statue e busti, a quegli uomini che furono importanti per la storia di San Marino, sammarinesi e non.

Il Palazzo è sede dei Capitani Reggenti, i Capi di Stato, del Consiglio Grande e Generale, organo legislativo, del Congresso di Stato, organo esecutivo e del Consiglio dei XII, è sede e punto nevralgico della vita politica e istituzionale del paese, è ubicato in Piazza della Libertà, detta anche Pianello, sino a pochi decenni fa punto nevralgico e d’incontro della vita sociale, al centro una fontana, nell’ Ottocento al suo posto vi erano quattro pozzi, sopra la statua della Libertà, opera dello scultore Galletti, donata nel 1876 dal una nobildonna austriaca omaggiata con il titolo di “Contessa di Acquaviva”.

Sotto Piazza della Libertà si trovano le Cisterne, accessibili dai sotterranei del Palazzo, costruite nel XV° secolo e deputate all’approvvigionamento idrico della città, attualmente non sono visitabili ma sono protagoniste di un progetto di recupero a fini espositivi a opera dell’architetto giapponese Tadao Ando.

Chiara Macina

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