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Arrivederci a Marta Marzotto. Tra Moda, lusso e salotti.

Marta Marzotto è morta lo scorso 29 Luglio, alla clinica La Madonnina a Milano dove era ricoverata da tempo. Nata Marta Vacondio il 24 febbraio del 1931 a Reggio Emilia, figlia di un casellante e di una mondina, Marzotto aveva da subito iniziato a lavorare anche lei come mondina nelle risaie della Lomellina. Poi il salto come apprendista sarta che le fece mettere un primo piede nel mondo della moda. Da lì iniziò la sua ascesa: divenne modella a Milano presso la sartoria Aguzzi, poi stilista, trasformando nel tempo il suo nome in una griffe.

Quasi contemporaneamente, conobbe il conte Umberto Marzotto, proprietario insieme ai fratelli di una azienda tessile. Lo sposò nel 1954 acquisendo così il titolo di contessa. Di Umberto conserverà sempre il cognome nonostante il divorzio, arrivato dopo oltre 30 anni di un matrimonio piuttosto libero e 5 figli, Paola, Annalisa, Vittorio Emanuele, Maria Diamante e Matteo.

La sua vita, spesa tra salotti mondani e televisivi (sono celebri i suoi colorati caftani), Costa Smeralda, gioielli e lusso sfrenato, è stata segnata da amori importanti, passionali e discussi. Primo tra tutti quello con il pittore siciliano Renato Guttuso, che la ritrasse più e più volte nelle sue opere, come la celebre serie delle Cartoline, 37 disegni che immortalano sentimenti e ricordi della sua musa ispiratrice.

marte e renato guttuso

Al centro anche di qualche problema giudiziario.

Nel 2006 venne condannata in primo grado per aver riprodotto alcune opere di Guttuso. Nel 2011 però la Corte di Appello di Milano l’assolse perché il fatto non costituiva reato.

A dare la notizia è la nipote Beatrice Borromeo sul social network Twitter :

Ciao nonita mia”, pubblicando la foto di una giovane Marta. 

marzotto ok

Una vita intensa, quella di questa dama dei solotti, amori, tradimenti “Nella mia infedeltà – disse una volta – ero fedelissima, sono stata un’ottima moglie”.

Ed è proprio nell’ambiente della moda, all’inizio degli anni Cinquanta, che conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell’omonima industria tessile. Si sposano nel 1954 e dalla loro unione durata 15 anni sono nati cinque figli: Paola (nata nel 1955), Annalisa (nata nel 1957, morta nel 1989), Vittorio Emanuele (1960), Maria Diamante (1963) e Matteo (1966). 

Per quel che sappiamo, non è un amore di quelli sereni, per lei spirito indomabile, personalità esuberante e incontenibile. Conosce Renato Guttuso, di cui diventa musa e ispiratrice, ed è grande amore per 20 anni, regolamentato però da un patto: “Mai mettere in pericolo le famiglie”.

Arriva poi Magri, conosciuto negli anni in cui è segretario del Partito di unità proletaria per il comunismo: una relazione durata 10 anni: “Un rivoluzionario da salotto – lo definirà lei in un’intervista – gli interessava soltanto il bridge”. 

 

È stata anche autrice di due libri: “Il successo dell’eccesso” e “Finestra su Piazza di Spagna”.

 

Certamente una personalità eccentrica e stravagante che ha fatto e farà ancora parlare di sé.

Giulia Castellani

 

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