martedì , Dicembre 3 2024

Vita da Food Specialist

SOLD OUT PER IL RHEX, meglio conosciuto come Sigep

Per la prima volta, quest’anno ho partecipato al Sigep in una veste diversa, nuova e tecnica. Il mio intento era quello di curiosare tra le corsie, senza seguire un vero e proprio programma – cosa assai difficile per me – mi sono lasciata rapire, dall’atmosfera e dall’energia presente.

gelato201.321 visitatori (dati ufficiali fiera di Rimini) un vero record di visitatori professionali. Affiancarsi ai grandi nomi del calibro di Iginio Massari o Emmanuele Forcone, assistere ai loro show, sbirciare la loro leggiadria nel maneggiare gli attrezzi del mestiere, è un’esperienza davvero unica, a cui segue un’impronta, indelebile: l’assaggio. L’assaggio è quasi un’esperienza mistica, ogni preparazione viene quasi “osannata” nei colori, nella mise en place, nella luminosità con cui parla al pubblico, durante e dopo gli assaggi, nel tempo.

Siamo decisamente in un mondo Foodoriented e il cibo rappresenta non solo un nutrimento, ma molto, molto di più, usando solo alcune delle frasi citate da Albanese, “il cibo è Vita, scambio, denaro, è potere, è est è ovest è casa e strada, è gioco e lavoro, è festa, è moda, è presente e futuro, è mio e tuo, è di tutti”

Con un’attenzione simile nell’anno appena concluso dell’Expo, un evento del genere non può passare inosservato.

pani-e-dolci

La cosa che mi ha fatto sentire a casa? Una densità di odori, colori e provenienze, un mercato attento e di ampio respiro cosmopolita, quest’anno al Sigep ben 41.122 operatori provenivano da ben oltre 150 Paesi, un paradiso, per chi mi conosce bene e sa quanto adoro il perfetto melting pot culinario dato da profumi, esperienze, viaggi, ingredienti e tecniche di cottura diverse, che possono solo esaltare al massimo, le nuances di un mondo cosi variegato.

pane

E dopo gli aromi dal mondo, veniamo alla mia materia, quella con cui ogni giorno convivo, quella di cui parlo, divulgo, mi aggiorno e studio: l’alimentazione naturale, in questo caso, la pasticceria naturale. Quest’anno importanti novità per me, e una piacevole scoperta nel rendermi conto che il mondo del gelato e della pasticceria nazionale e internazionale, ha strizzato l’occhio al naturale, al ‪‎”tuttosenza”.

Parole d’ordine: ‪‎sano, ‪‎leggero, ‪‎bello, ‪‎buono e, ‪funzionale.

tramezziGoderecci di tutti i tempi è ora di accettare la sfida del nuovo millennio che celebra un’attenzione non solo agli ingredienti, ma alla loro provenienza… e se fino a qualche anno fa pensare ad una torta ‪dairyfree era pura utopia oggi tra le corsie… intolleranti, vegetariani e vegani potevano davvero fare una bella street degustazione.

junior-masterchefScelta degli ingredienti quindi, sotto la lente di ingrandimento di chef famosi, “rispetto di alti standard di qualità, senza dimenticare l’aspetto salutare”. Proposte che puntano alla sperimentazione e sfiorano la “sostenibilità”. Gusti sorprendenti e ammalianti con basi vegetali, biologiche al coriandolo, al risotto alla milanese o quelli abbinati a preparazioni salate, proposte dall’eccentrico chef parigino Jonathan Blot, che ha proposto il gelato al lardo di colonnata, bufala affumicata, mandarino e peperoncino e molto altro. Anche la pizza, da sempre, prodotto tipico dell’eccellenza italiana all’estero, ha proposto impasti con farine antiche, rivisitazione di gusti tradizionali e vegani, ospitando addirittura un contest con la presenza di Vegan Ok, marchio certificatore di prodotti a base vegetali.

Mi lascio alle spalle questo grande evento, davvero entusiasta dei nuovi ‪trend, benvenuta alimentazione sana e gustosa, benvenuta alimentazione anche vegetale

gelatiArricchire le classiche e golose torte e dolci della tradizione anche con una versione salutistica è un ottimo segnale, e come sosteneva Fuerbach, “Per pensare meglio dobbiamo alimentarci meglio”

Buon salutare dolce a tutti!!!!!!

Paola Di Giambattista

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