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Un patrimonio sammarinese: Carlo Malagola e l’archivio di Stato

Carlo Malagola (Ravenna 1855, Venezia 1910) è stato uno storico e archivista di primo piano nell’Italia di fine Ottocento – inizio Novecento.

Nominato direttore dell’Archivio di Stato di Bologna nel 1885, tre anni più tardi diventa professore di Paleografia e Diplomatica presso l’Università di Bologna, ateneo presso il quale dieci anni prima aveva conseguito la laurea in legge.

A seguire, nel 1890 assume l’incarico di reggente la Soprintendenza degli Archivi dell’Emilia e l’anno successivo succede a Giosuè Carducci nell’Ufficio di Segretario della Regia Deputazione di Storia Patria per le province di Romagna. Nel 1899 diventa direttore di uno degli Archivi più importanti italiani, quello dei Frari di Venezia. Particolarmente dedito allo studio dei documenti relativi alla storia del Medioevo e Rinascimento Bolognese, la sua attenzione scientifica si pone in stretta connessione con la storia sammarinese a partire dal 1884 quando comincia a raccogliere documenti riguardanti l’”occupazione alberoniana” della Repubblica di San Marino; qualche mese più tardi, nella primavera del 1885, il Consiglio Principe e Sovrano della Repubblica gli affida il compito di procedere con il riordino e l’inventariazione dell’Archivio di Stato e Notarile nazionale.

Un lavoro, osserva l’Autrice nella sua Prefazione, il cui risultato costituisce ancora oggi, “ovviamente con i dovuti aggiornamenti“, “il più completo strumento di conoscenza della documentazione storica conservata a Palazzo Valloni nei locali dell’Archivio di Stato”.

Attingendo dal contenuto delle pubblicazioni, delle relazioni e degli appunti manoscritti inediti redatti dal Malagola nel corso dei due periodi (1885-1991 e luglio – ottobre 1910) durante i quali egli lavora all’Archivio Pubblico sammarinese, l’Autrice scompone e ricompone il lavoro da lui condotto sul materiale documentale dell’Archivio Governativo e dell’Archivio Notarile; analizza i principi e gli strumenti di quel “metodo storico” che guidarono l’opera di riordino condotto dal Malagola in modo contraddittorio rispetto allo schema adottato in un precedente tentativo di riordino; ricostruisce così le tappe di un lavoro complesso, reso tale anche dalle condizioni nelle quali versavano i documenti nel momento in cui l’archivista vi mise mano per la prima volta.

Ne deriva un quadro chiaro di informazioni e ricostruzioni che valorizzano appieno il lavoro svolto dal Malagola e al tempo stesso restituiscono l’importanza di quel patrimonio documentale. Al processo di raccolta di quest’ultimo e alla istituzionalizzazione dell’esistenza dell’Archivio pubblico, l’Autrice dedica pagine chiarificatrici che ci consentono di comprendere come, nel corso dei secoli, esso ha preso corpo, è stato formalmente riconosciuto e quale ruolo ha via via assunto nella tutela e nella valorizzazione dei documenti prodotti dagli uffici pubblici della Repubblica.

Decisamente utile risulta la significativa appendice organizzata dall’Autrice a conclusione del libro in cui vengono riprodotti e commentati i testi dei Regolamenti e delle Leggi che dall’immediato secondo dopoguerra ad oggi hanno disciplinato l’ordinamento archivistico sammarinese. Un excursus completo che consente al lettore di ripercorrere i diversi passaggi che hanno definito l’intelaiatura della costruzione normativa sui cui si fonda la conservazione e la tutela degli archivi pubblici e privati presenti all’interno della Repubblica.

Un compendio di disposizioni che opportunamente solleva interrogativi sul ruolo prezioso che l’Istituzione archivistica statale deve continuare ad assolvere, non dimenticando di promuovere “comportamenti che favoriscano lo sviluppo di una sensibilità collettiva verso valori quali il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentario archivistico, quale parte integrante del patrimonio storico e culturale della Repubblica”.

Un ulteriore merito che va riconosciuto all’Autrice, oltre a quanto realizzato durante la sua intensa carriera professionale e di studio, è rappresentato dal fatto che le pagine che seguono sono state pensate e scritte non solo per un pubblico di “addetti ai lavori”. Chiunque leggerà questo testo potrà orientarsi e ripercorrere con facilità la storia dell’Archivio pubblico sammarinese e i passaggi del lavoro che Carlo Malagola ha compiuto al suo interno, rintracciando informazioni fin qui note solamente ad un pubblico particolarmente circoscritto.

Prof. Corrado Petrocelli

Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino

Il volume è in vendita alla Libreria Cosmo e nelle edicole della Repubblica di San Marino, parte del ricavato della vendita è
devoluto per la realizzazione di un progetto Pro-terremotati e precisamente a favore del Comune di Falerone in provincia di Fermo, per il quale è in corso una raccolta di risorse in collaborazione con l’Associazione San Marino-Italia, il Comites San Marino e l’Associazione Nazionale Carabinieri San Marino.

 

 

 

 

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