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Un museo per Yves Saint Laurent

Il 3 ottobre scorso ha aperto i battenti il Museo parigino dedicato a Yves Saint Laurent, in avenue Marceau al numero 5, là dove c’era l’atelier aperto nel 1974 con Pierre Bergè e dove ha sede da alcuni anni la Fondation Pierre Bergè – Yves Saint Laurent, dedicato alla vita e alle opere dello stilista che ha reinventato la moda francese: cinquemila abiti firmati Ysl, trentamila accessori e la stanza dei bijoux.

Proprio nelle stanze dove il genio creava e si muoveva, ora riempite di preziosissimi abiti su manichini, tappezzate di disegni, di stoffe, di accessori e di piccoli schermi per i video, è evidente l’omaggio permanente allo stilista di Pierre Bergé, compagno e amico, complice, mentore e stratega dal 1958 alla morte nel 2008.

Yves Henri Donat Matthieu-Saint-Laurent nasce il primo agosto 1936, a Orano, nell’Algeria francese e cresce in una villa sul mediterraneo con le due sorelle Michelle e Brigitte. Al giovane Yves piaceva creare bambole di carta e sin dalla più tenera adolescenza disegnò vestiti per la madre e le sorelle.
A 18 anni si trasferì a Parigi deve conobbe Christian Dior: Saint Laurent dichiarerà sempre che le basi della sua arte sono state tracciate da Dior e che non potrà mai dimenticare gli anni spesi al suo fianco; nel 1957 alla morte del suo “maestro” diventerà direttore artistico della Maison Dior.
Nel 1960 fu costretto suo malgrado ad arruolarsi nell’esercito francese a causa della guerra di indipendenza dell’Algeria. Sarà il periodo peggiore della sua vita: lo stress da nonnismo nell’esercito lo porta ad un ricovero ospedaliero, dove riceve anche la notizia del suo licenziamento dalla Maison Dior. Trasferito nell’ospedale militare di Val-de-Grâce, a causa del peggioramento della sua situazione psicologica, viene sottoposto a cure psichiatriche con sedativi, psicofarmaci ed elettroshock, origine dei suoi futuri problemi mentali e della dipendenza dalla droghe.
Dimesso dall’ospedale, torna in patria e cita Dior per inadempimenti contrattuali: la vittoria in tribunale gli permette di aprire la sua casa di moda  al fianco del compagno e socio Pierre Bergé.

Negli anni sessanta e settanta la firma godette del massimo prestigio, tanto che nel  1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museum di New York.

 

La visita al museo è un viaggio attraverso i luoghi e le epoche della vita di uno dei più grandi artisti della moda.
All’ingresso si è accolti dal volto di Saint Laurent eleborato da Andy Warhol; poi inizia il viaggio nella mente creatrice dello stilista: abiti ispirati all’Africa, alla Spagna, all’Asia. Su una mantella arancio che copre un abito rosso sono ricamate le bouganville del giadino della casa di Marrakech, dove due volte all’anno si ritirava per disegnare nuove collezioni.
Le incursioni nelle epoche, medioevo, fine 800 e anni ’30, e nell’arte, da Picasso a Mondrian, passando per le meravigliose gonne Matisse o per il corpetto ricamato con i girasoli di Van Gogh e indossato da una giovane Naomi Campbell.

Il museo parigino di Yves Saint Laurent sarà il primo al mondo a risiedere in una maison de couture e anticiperà di pochi giorni l’inaugurazione di un secondo museo, quello di Marrakech, prevista per giovedì 19.

 

Fonte: repubblica.it

 

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