Se proprio si dovesse indicare un pugile che, guardando ai secoli scorsi, possa considerarsi il miglior rappresentante della “vecchia scuola”, quella a cavallo dell’applicazione delle Queensberry Rules, fatta di noncuranza per il dolore, proprio o altrui, feroce determinazione e carattere indomito, il nome che per primo affiorerebbe sarebbe, probabilmente, quello …
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