mercoledì , Maggio 1 2024

Metti una domenica al museo

Turisti nella propria città. E’ un suggerimento da prendere al volo, specialmente quando arriva il week end e si ha voglia di uscire. Considerato che il divertimento non può iniziare e finire sempre con un’apericena, vi raccontiamo che cosa fare in città quando fuori è freddo e si cerca di stare un po’ al calduccio. Mai frequentato come di questi tempi è il Museo della Città di Rimini. Sarà l’effetto della nuova ala, di esposizioni che strizzano l’occhio alla cultura pop, sarà che oggigiorno andare per mostre fa subito moda, sta di fatto che domenica scorsa fra installazioni permeanti, esposizioni, corsi di calligrafia e compleanni, nelle sale del settecentesco collegio dei Gesuiti, che ospitano il Museo della Città, era tutto un via vai di gente.

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Happy Bday al museo, a Rimini si può. Domenica nella saletta al piano terra, palloncini, pizzette, tartine, pacchi e pacchetti colorati e infiocchettati, più una torta in versione maxi, attiravano davvero l’occhio. Per cui è stato naturale volerne sapere di più. La formula è semplice, si fa domanda, si paga una quota e il compleanno al museo si trasforma in un’emozionante avventura con la classica festa e la possibilità, dalle 16 alle 19, di svolgere tante attività divertenti: laboratori, visite guidate, racconti, giochi, animazioni, caccia al tesoro, come e meglio che in un film.

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A movimentare le domeniche al museo contribuisce parecchio la nuova ala, nata su quello che è stato il vecchio ospedale di Rimini. Il recupero ha mantenuto l’architettura delle vecchie stanze di degenza che, riportate a nuova luce, accolgono le installazioni. Al piano terra vale la pena soffermarsi sui lavori della seconda edizione della rassegna Risvolti dell’abito, una collaborazione fra artisti della moda e designer, scuole d’arte, università e istituzioni museali. La collettiva curata da Veronica Aguglia e Lazagne Art Magazine vede esporre le installazioni di A.N.G.E.L.O, Elisa Bacchi, Anna Bertozzi, Sonia Biacchi, Gianna Fabbri, Adriano Russo, Andrea Salvatori, Bob Saphena. Una stanza dopo l’altra, agli occhi del visitatore si svelano installazioni idealmente cucite tra loro, dedicate alla moda e al cibo. Abiti sculture che fluttuano nell’aria, abiti che offrono il loro risvolto goloso, immagini in bianco e nero che scorrono su vecchi monitor, vecchie teiere dall’allure fashion, una mostra da gustare con gli occhi e per le sensazioni che suscita. Fino al 13 dicembre al Museo della Città.

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Insieme alla mostra Risvolti dell’Abito sono in calendario due conferenze che parlano sempre di abiti e di moda: venerdì 4 dicembre (ore 16) Ivana D’Agostino, docente di storia dell’arte contemporanea e storia del costume presenterà il libro di Sonia Biacchi Architetture per i corpi da Oskar Schlemmer all’astrazione pura; (ore 17) Sabrina Foscarini, docente di storia del costume e della moda interverrà su Un abito che balla, breve storia dell’abito dinamico dal Futurismo al Bauhaus, tra gli abiti che inseguono futuro e movimento; (ore 18) Vestiti di luce, un’indagine sulla moda attraverso lo studio della sua ombra. Mercoledì 9 dicembre (ore 17,30) Iolanda Silvestri parlerà di moda vintage.

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Se invece il bianco è la vostra ossessione, come i riflessi di perle, i bagliori lunari e le sfumature del latte, sappiate che il colore delle creature speciali è il protagonista della mostra Dei Gessi, anteprima della scultura, dell’artista faentino Aldo Rontini. La mostra raccoglie una selezione dei suoi lavori dagli anni Novanta ad oggi. Rontini, nel solco della grande tradizione scultore italiana, ha dato vita a una personale linea espressiva all’insegna della bellezza e dell’eros, dove vincono la forza del frammento e del dettaglio. Il catalogo della mostra si avvale dei testi di Peter Weiermair, Vittorio Sgarbi, Massimo  Pulini, Annamaria Bernucci, fotografie di Roberto Manzotti. Fino al 13 dicembre.

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Le immagini parlano e le parole consentono di immaginare, in “un gioco di specchi nel quale perdersi e ritrovarsi”. Al terzo piano sempre della nuova ala del Museo della Città di Rimini c’è la mostra fotografica nove_minime, scaturita da un work shop su fotografia e letteratura realizzato dalla fotografa Giulia Marchi per l’associazione t.club di Rimini. Da quell’incontro nasce, nove mesi dopo, la collettiva. Ad ogni partecipante viene assegnato un breve testo narrativo, oppure una poesia, sui quali lavorare. Gli scatti sono di Roberto Baroncini, Simona Del Monaco, Federico Galli, Maria Teresa Romolo, Michele Rosata, Elisa Severi, Simona Tombesi, Valerio Tullio, Daniela Valli. Curiosi di conoscere i testi elaborati? Si va da On the road di Jack Kerouac a Roberto Freak Antoni; da Andorra di Peter Cameron agli scritti sull’arte e sulla letteratura di Pier Paolo Pasolini, passando per Virginia Woolf e altri ancora. Da conservare assolutamente il minuscolo catalogo “superminimal” realizzato per accompagnare la retrospettiva con i brani selezionati. Fino al 13 dicembre.

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Tutte le mostre al Museo della Città di Rimini sono a ingresso gratuito, per ulteriori informazioni 0541.793851 oppure www.museicomunalidirimini.it.

Antonella Zaghini

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