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Levi’s commuter jacket

Durante l’evento I/O 2015,  Google Atap (Advanced Technology and Projects), in collaborazione con Levi’s, presentò il progetto Jacquard, una particolare tecnologia che avrebbe portato alla nascita di una serie di “vestiti intelligenti”.

Si chiama Levi’s Commuter x Jacquard by Google Trucker Jacket la novità in campo tecnologico e di stile. Il giubbino Levi’s Commuter, il primo capo di abbigliamento smart, realizzato con tecnologia Jacquard di Google, sarà disponibile per la Primavera-Estate 2017.

Ma qual è la rivoluzione?

L’utilizzo di questa tecnologia permetterà di rimanere connessi con il proprio smartphone, rispondere al telefono e utilizzare le app per le indicazioni stradali. Contemporaneamente sarà anche possibile ascoltare musica e cambiare canzone senza dover tirare fuori dalle tasche il dispositivo: sarà sufficiente toccare la manica della giacca.

La collezione è dedicata a tutti i ciclisti urbani ed è pensata per regalare comfort permettendo a chiunque la indossi, di rimanere sempre collegato nel mondo digitale di oggi.

Tecnologia wearable, insomma, vista solamente nei film ad oggi.

Una novità in campo di stile e tecnologia, il primo capo di abbigliamento smart.

Grazie alla demo mostrata durante l’evento, si può notare come sia possibile interagire con applicazioni quali Google Play Music, Mappe, Spotify, Strava e tante altre sfiorando una parte specifica del polsino sinistro, oppure tappando sul dispositivo BT o attraverso altre gesture.

Ideata principalmente per motociclisti e ciclisti, in modo da permettergli l’utilizzo del proprio smartphone senza comportargli distrazioni, è facile intuire che diventerà una mania, La giacca e costruita con tecniche di produzione standard Levi’s, quindi sarà possibile trattarla come un qualsiasi altro capo tradizionale. L’unico accorgimento sarà quello di staccare il dispositivo Bluetooth prima di lavare il capo in lavatrice.

 

https://www.youtube.com/watch?v=yJ-lcdMfziw

 

Una giacca insomma che potrebbe essere indossata dai protagonisti del film Divergent di Neil Burger o, in chiave funny, da uno dei componenti del cartone animato The Jetson degli anni Sessanta. Perché la moda oggi è proiettata verso il futuro: non solo nello stile, ma anche nella tecnologia dei materiali. Un’esempio di co-branding, tra fashion e tech quindi, perchè queste due categorie sono destinate a mescolarsi in anni dove ogni ora si è disposti a farsi coinvolgere da novità tecnologiche ogni volta più sorprendenti.

Wow!!! Quindi vado in bici e sfiorando la manica della mia giacca ascolto musica, parlo al telefono, consulto mappe, e tante altre cose.

Un mix di esperienze in un tocco. Sconvolgente.

Paradossalmente, da un lato abbiamo autostrade dove leggiamo cartelli di sensibilizzazione o in tv o nel web campagne pubblicitarie che invitano all’attenzione alla guida e spingono a glissare ogni tipo di distrazione specialmente quelle derivanti dalla tecnologia, dagli smartphone, dall’altro invenzioni continue che spingono a gestire continue sollecitazioni alle quali siamo sottoposti, come se fare una cosa alla volta non fosse più di moda o non avessimo tempo a sufficienza.

In questo caso, naturalmente l’invenzione agevolerebbe il ciclista o il motociclista nell’intento tech,  certo, ma è cosi necessario?

Forse no, ma è “figo” e anche divertente!

Lascio a voi ogni tipo di considerazione a riguardo!

 

 

 

Giulia Castellani

 

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