domenica , Aprile 28 2024

La cliente ha sempre ragione, atto 2°

Potevo non raccontarvi altre chicche del rapporto commerciante cliente?

CERTAMENTE NO.

Eccomi qui di nuovo!

Continuiamo questa divertente lettura.

Alla voce G sempre io e C la cliente.

 

ARRIVANO GLI UFO

C: “Salve! Possiamo guardare?”
G: “Certo! Volentieri! Qualsiasi curiosità sono qui per voi, guardate pure, diversi modelli e costumi li ho nei cassetti per ragioni di spazio, ve li faccio vedere volentieri…”. (sorriso)
C: “Guardiamo grazie.

(tra di loro dialogano)  C: “vedi, i più sono a fascia.
(ora mi chiedo: devo avere una qualche incapacità nell’esprimermi.

Alcuni esseri dagli occhi molto grandi, ovali, un po’ allungati, con mani palmate, che emettono strani suoni non mi capiscono…mah!) e ripeto: “Signora, diverse cose non le ho esposte”, (sorrisone) se avete qualche curiosità… ”

(il che significa che ho sicuramente il modello che cercate, 10-12 modelli circa, possono bastare???).
C: “Arrivederci, grazie”.
G: “Grazie a voi, un piacere.” (chiudete bene grazie, mi consolo, almeno non mi hanno rapita, chissà che torture mi avrebbero fatto).

 

FACCIAMOCI UNA RISATA

Premetto che come negozio, durante la stagione estiva, ogni giorno metto fuori nel marciapiede 2 sedie, riservate del negozio, con tanto di logo, a disposizione anche e soprattutto dei clienti.
Ovviamente com’è immaginabile, sono continuamente occupate da persone “estranee”, turisti, bambini, passanti ecc…

Naturalmente questi simpatici passanti, sulle sedie consumano ogni tipo di cibo, con il risultato che quando si alzano, spesso, parte dei loro “pasti” rimane sulle mie sedie.
Quando il negozio è vuoto e le sedute non occorrono, non è un grande problema.
E’ sera, sono le ore 23.30, mi preparo alla chiusura, guardo fuori e le sedie entrambe occupate da una coppia che mangia il gelato, panchina di fianco quasi tutta libera.

Attendo qualche minuto osservandoli. (Capiranno penso, le luci sono già soffuse).

Nulla. Esco.

G: “Signori scusate, avrei bisogno delle sedie, sto chiudendo”.
C: “Ah dì! (espressione scocciata)  stavamo mangiando il gelato!”

(inutile dirvi che è bastato il mio sguardo perché si alzassero in fretta).

Sono sempre più convinta che l’aria salsoiodica disturbi.

 

MAMMA VERONESE CON FIGLIA

C: “Senta?? Ma ha solo costumi che costano un’esagerazione?” (sguardo di guerra e braccia spalancate)
G: “Signora, ma buongiorno a lei… (sorriso) dipende quant’è per lei un’esagerazione e da quanto vorrebbe spendere.

Ho sconti fino al 50 %, i marchi che vede non hanno bisogno di presentazione (Blumarine, Cavalli…). Raggianti è un’azienda Pugliese, 100% made in Italy, con tanti anni di esperienza e tanta qualità, ho un costume in vetrina scontato da 49 €  ad esempio”.
(la signora sospira e chiude le braccia).
G: le posso far vedere ciò che vuole, in misura (per la figlia) dopodichè deciderà se qualcosa le va bene. Che dice?
(il tutto procede e sceglie un bikini in sconto al 50%)
Alla cassa:
C: “Mi ha fatto bene?”

G: Signora è in sconto a metà prezzo, sono €…”
“Ah!!! allora non mi ha fatto bene!!! Mi ha fatto quello che DOVEVA!”
(DOVEVA? Doveva dov’è che giocava? In panca! ESPULSO CON IL ROSSO DIRETTO, INSIEME ALLA SIGNORA!?)

Per fortuna ci sono tantissime altre clienti splendide e sorridenti che invece fanno sorridere e amare questo lavoro.

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SIGNORINA???

C: Signorina scusi?? Ha le forbicine per tagliare le unghie?”
(mi sa che neanche BATMAN riuscirà a salvarmi!)

G: “Signora di fianco in profumeria”.

C: “ Ah perfetto”.

 

LA RICCIA E LA CENSURA (“la riccia” è il mio soprannome)

E’ ferragosto

Una ragazza viene per acquistare un bikini.

Super convinta di un certo modello, entra, chiede e  le faccio comunque vedere la scelta di tutti i modelli e le do anche un consiglio su ciò che per me può andare bene in base alle sue esigenze (modello e colore).

Finalmente prova il suo 1° amore, il bikini per cui era venuta, esce dal camerino mi guarda e mi dice: “com’è?”
G: “Mmm… (silenzio)

(lei, sguardo un po’ perplesso)

G: “Non ti sta male, ma non mi piace tantissimo, secondo me l’altro può starti molto meglio.”
C: “Effettivamente, non mi convince al 100%, però è troppo bello!”
G: “Prova questo”
C: (esce), “Lo sai che è proprio bello?”

CONCLUSIONE: La cliente si è lasciata consigliare ed è uscita dicendo:

“Ho comprato un articolo completamente diverso da ciò che volevo, ma mi fido di te.”

G: “Torna a salutarmi e dimmi come ti sei trovata, ci tengo.”

La cliente giorni dopo è tornata e ha ricomprato.

(fiducia, sorrisi e tanta complicità, questo è ciò che fa la differenza).

La verità è che ci sono tantissime variabili e ingredienti, ma la vendita è spesso uno scambio di consigli con un fine comune: la soddisfazione di un bisogno.
Probabilmente avrei potuto fingere e dirle che stava benissimo, forse sarebbe tornata lo stesso, anche se non credo.

Credo che le amiche o le persone vicine a lei, le avrebbero detto che non stava bene e lei ci sarebbe rimasta male.

Ad ogni modo non so fingere e quando mi ha guardata, credo abbia percepito che ero sincera.

Nessuno le vietava di acquistare ugualmente.

 

IL GUANTO OVER 40

Dovete sapere che sotto le feste con l’arrivo del freddo il guanto diventa un tema caldissimo…

C: “Buonasera, un’informazione… ha guanti da donna?”
G: “Si signora ho il modello della vetrina, senza dita, diciamo non il guanto classico… con il manicotto sopra”

“Ah noooooo… ha 40 anni” !!! (scandalizzata)

(La guardo, occhi negli occhi.. “Quindi?”)

C: “Grazie, arrivederci”
Morale: ho imparato che sotto i 40 anni si possono portare guanti con i polpastrelli scoperti, sopra assolutamente no!

 

PECCATO, LO CERCAVO NERO!

C: “Bello questo pantalone! C’è solo di questi 5 colori scritti? Grigio, lilla, blu, verde e giallo?”

G: “Eh si!”

C: “Ah lo volevo nero!”

G: “Ah! Non avevo dubbi!

C: “Peccato! Non c’è proprio?” (Poi si aprì una botola che risucchiò il cliente).

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Giulia Castellani

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