sabato , Aprile 27 2024

IL CACCIATORE E LA REGINA DI GHIACCIO il bene e il male, non più una guerra ma una scelta!

Regia di Cedric Nicolas Troyan. Con Chris Hemsworth,Charlize Theron, Jessica Chastain, Emily Blunt, Nick Frost.

Ecco l’antefatto il durante e il dopo della famosa fiaba di Biancaneve, nota anche come Biancaneve e i sette nani (titolo tedesco: Schneewittchen / titolo francese: Blanche-neige), fiaba popolare europea, scritta dai fratelli Grimm, Jacob e Wilhelm, in una prima edizione nel 1812, pubblicata nella raccolta Kinder-und Hausmärchen (Fiabe dei bambini e del focolare), evidentemente ispirata a molti aspetti del folclore popolare, del quale i due fratelli erano profondi studiosi. La città di Lohr in Bassa Franconia sostiene che Schneewittchen sia nata in loco.

La sceneggiatura parte proprio dal momento in cui la matrigna cattiva, Ravenna, una bellissima e vestitissima Charlize Theron uccide il povero Ré ammaliato dalla sua bellezza durante una partita a scacchi.

recensione-il-cacciatore-e-la-regina-di-ghiaccioScopriamo così che la perfida matrigna di Biancaneve, è solita a uccidere mariti per usurparne i regni, ha un passato di ignobili assassinii anche tra i suoi legami di sangue. Ravenna ha una sorella minore Freya, la quale innamorata di un uomo promesso ad altra donna rimane incinta di questo cattivone… Lo specchio magico rivela a Ravenna che la figlia di sua sorella Freya è destinata a spodestarla in bellezza, così non esita a porre fine alla sua neonata vita. Tale è il dolore di Freya, che risveglia nella donna l’arte sopita della magia nera e la trasforma in una regina di ghiaccio, determinata a bandire l’amore dal suo regno. È a questo fine, per addestrarli come guerrieri e vietar loro l’amore, che Freya fa rapire i ragazzini dei suoi territori e li cresce come cacciatori; e questa è anche la sorte di Eric e Sara, che, una volta cresciuti, però, all’amore non sanno e non vogliono rinunciare.

Bene, ora abbiamo chiaro il plot della storia, con il bene e il male protagonisti. La nostra vita ha 2 facce della medaglia una chiara e una scura. O una d’oro e una d’argento… Basterà lanciare una monetina per aria e lasciare alla sorte il risultato? Oppure scegliamo noi cosa seguire? E nel caso fossimo noi a scegliere lo facciamo in modo spontaneo o ragionato? Di fronte ad un dolore assoluto cosa accade? Essendo animali la maggior parte delle volte seguiamo l’istinto indirizzando così il nostro destino ad una specifica rotta. Così accade a Freya, che uccide  il povero e innocente amato incolpandolo di avere assassinato la figlia neonata. In realtà l’omino purtroppo era vittima di una manipolazione della sorella Ravenna.

maxresdefaultFreya non si rende conto di avere fatto una scelta specifica nel momento della dolorosa scoperta, uccidendo l’innamorato; Ha seguito solo l’ira, il lato oscuro, rinnegando così l’amore, ovvero il bene. Ecco la copertura al dolore con una fredda facciata, allontanando l’amore, il bene dalla sua vita e da quella degli altri, convinta di salvarli da un immenso dolore futuro. Questo un classico meccanismo di autodifesa per sopravvivere ad una grande amarezza. Una scelta di morte interna. “Uccido l’amore e io non soffro più” Freya oggettivamente non è cattiva, ha scelto il male come rifugio. Ecco allora che il male non è nato con lei lo ha scelto. Mettendo a confronto le sorelle, Freya è la sorella buona di Ravenna, la quale invece ha scelto il male lucidamente, spontaneamente perché è paventata di non essere la più bella del reame, così uccide senza scrupoli.

cacciatoreIl male in questo caso si pone come dato di fatto, come pura natura umana. Come sopravvivenza senza limiti. Nella storia poi abbiamo i due innamorati i quali messi a dura prova e cresciuti nell’assenza totale di amore scelgono in età matura di amare e di essere così persone che seguono la ragione e la propria crescita interiore onestamente. Non parliamo di norma, attenzione, ma solo di istinto umano. Altro elemento importante è proprio il famoso specchio il quale dice” io rifletto solo ciò che tu vuoi vedere” ecco allora la scelta: cosa vogliamo vedere? Siamo certi di non essere proprio noi i primi manipolatori di noi stessi?

Sono felice in realtà di vedere come l’industria cinematografica spinga i più giovani verso la riflessione, come crea storie pulite, anche se violenti..purtroppo, perché in linea con i tempi,  ma la rappresentazione della natura, del bene, è sincera con bellissimi effetti speciali.

Bellissimi i costumi! Bellissimi! Male invece la recitazione …

Consigliato? Si ai più giovani, Si ai vigliacchi, a quelli spaventati, alle persone che hanno scelto di ripagare con la stessa moneta, a tutti coloro che spaventati preferiscono la violenza alla ragione.

Amare o non amare, accettare nella propria vita il bene e l’amore o non accettarlo, essere o non essere? Esser..re o non esser..re.

A te la scelta.

Fabrizio Raggi

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