“Mi pare che sia la persona giusta per un viaggio in Giappone”. Con queste parole misurate e certamente intrise di giusto orgoglio paterno, il padre dell’attore sammarinese Luigi ‘Lewis’ Busignani ha commentato la vittoria del figlio, selezionato lo scorso mese di ottobre tra numerosi candidati in nord Italia e a San Marino per un soggiorno a Osaka e Tokyo, ospite di Tv Tokyo per un importante variety show.
“Il mio amore per il Giappone è cominciato molti anni fa-spiega Lewis- da bambino ho cominciato a nutrire una grande passione per i Manga classici, che mi facevo spedire proprio dal Giappone e negli anni universitari, grazie all’incontro con un’ insegnante sono stato iniziato all’amore e allo studio dei veri e propri ‘artigiani’ considerati i Tesori Viventi del Paese grazie ai loro manufatti artistici. Ma anche grazie alla visione di un video sul Teatro Classico Kabuki e alla visione delle marionette dei drammi del Bunraku-veri e propri gioielli, la cui bellezza mi folgorò grazie alle espressioni dei volti e alla loro mobilità. Tali ‘ningyo’(marionette), concepite in epoca feudale, si muovono come fossero robotizzate, grazie a un sistema di corde e spranghe perfetto”.
L’amore di Lewis per il Giappone è quanto di più lontano esista da ogni stereotipo turistico.
Si è alimentato grazie a uno studio rigoroso e appassionato,a partire dalle fondamenta storiche, sino ad arrivare alle tematiche artistiche, culturali più importanti e ignote ai più.
E’ amore non solo per un paese, ma per una scuola di pensiero, una filosofia di vita, un rigore e una precisione che ne alimenta impegno profuso nelle arti e nel teatro.
Luigi ‘Lewis’ Busignani partecipa alle selezioni ,casualmente informato da un’amica venuta a conoscenza dell’iniziativa. Colloqui telefonici molto approfonditi si sono avvicendati a incontri vis- a’- vis: “credo- racconta Lewis- che ciò che abbia colpito i selezionatori sia stato il mio profilo di attore appassionato di KabukI e marionette Bunraku.
In regalo il costume da allievo
Si da ormai quasi come scontato l’interesse per i Manga da parte di noi occidentali-oltretutto si parlerebbe di un tema che il più dei Giapponesi vive come routine- ma non quello verso questi temi che conosco e amo. Ho appreso la notizia della vittoria a casa mia, in diretta radio e festeggiato il coronamento di un sogno”.
I sogni più belli, in particolare quelli coltivati sin da bambini spesso visti da vicino possono deludere.
Non è certamente stato il caso di Lewis, partito il 7 novembre per un soggiorno di una settimana e da subito accolto come un vero principe: “in sette giorni ho lavorato incessantemente ,con grande appagamento e ho avuto la possibilità di entrare a stretto contatto con realtà di altissimo spessore artistico.
Ho avuto il grande onore di incontrare Tamao Yoshida, tesoro vivente in qualità di Ningyozukai(Marionettista) per il Teatro Bunraku, studiare assieme al Maestro Marionettista Kazuo, ho assistito a diversi spettacoli del Teatro Bunraku e se le emozioni scolpite sul mio volto sono state registrate attimo dopo attimo dall’emittente televisiva, quelle scalfite nel mio animo ci resteranno in maniera permanente. Ho avuto l’onore di seguire le loro lezioni, farmi spiegare come nasce uno spettacolo(a partire dalle officine ove i pupazzi vengono costruiti e in cui gli scenari vengono disegnati,tagliati e dipinti) e come si muove una marionetta.
Il rigore di questa disciplina esige addirittura dieci anni solo per imparare a muoverne le gambe. La marionetta è la vera protagonista dello spettacolo, in scena solo il Maestro(indossando un dettagliato kimono) mostra il volto, gli allievi (tali per 30 anni) indossano un cappuccio nero come il loro abito, a forma conica”.
il Tesoro Nazionale Vivente Tamao Yoshisa specialista del daimyo, ruolo maschile della marionetta
L’informazione essenziale rivolta al pubblico occidentale è che(come accade per buona percentuale di manga su rivista periodica)questi spettacoli e i loro protagonisti provengono da un mondo introspettivo,consapevole e ‘adulto’,differentemente da quel che la cultura popolare può riconoscere nella comune marionetta.
Il teatro Bunraku si anima sulle tavole di un elegante teatro. Sul suo lato destro suonano gli Shamisen(immaginatevi un banjo d’Oriente) e i testi,i canti,i suoni vocali sono tutti regolati,per una media di un’ora e mezza di spettacolo,dal Taiyu(Narratore).
Lewis e il Taiyu (attore narratore)
-‘La lezione più emozionante è stata la missione di recitare in Giapponese il ruolo di un bimbo,di una madre,di un uomo adulto al fianco del Taiyu,un signore amabile sulla ottantina col cuore e la devozione di un ragazzino,inginocchiato nel mio kimono sul tatami,il pavimento di stuoia tradizionale-‘dice Lewis.
-‘Nel frattempo ho esperito la difficile scrittura elegante degli ideogrammi -kanji tradizionali assieme ad un calligrafo,trovando dolcetti in regalo,inviti a cena nel quartiere degli artisti di Osaka e soprattutto sorrisi-altro ‘must’ nella rinomata educazione nipponica-‘.
-‘Tutto in un lampo,fino a quando,tra lacrime di emozione e di onore,stavo per portarmi a casa il diplomino più importante-essere insignito del kimono nero che ogni allievo indossa in scena dando vita ai personaggi del Bunraku,proprio per mano del Maestro Kazuo Yoshida,con cui ho vissuto da allievo per sette giorni’-.
insignito del kimono nero da Kazuo (specialista Honna, ruolo femminile) “diploma” da allievo
Chiara Macina