venerdì , Marzo 29 2024

Fashion Research Italy, un archivio di moda strategico

20Fashion Research Italy, un archivio di moda strategico

Fashion Research Italy – polo didattico, espositivo e archivistico dedicato alla formazione nel settore moda, presieduto da Alberto Masotti, ex patron del Gruppo La Perla – ha organizzato la Fall-Winter School “Archivi per la moda: heritage management”.

Il corso in programma dal 13 al 24 novembre, insegna come costruire un archivio per renderlo uno strumento strategico.

Gli iscritti parteciperanno, per un totale di 48 ore, a lezioni teoriche sulla creazione e catalogazione dell’archivio, alle quali si aggiungeranno sei ore di laboratorio pratico e visite formative al Museo Salvatore Ferragamo, alla Fondazione Ferragamo e al Museo Gucci di Firenze, all’Archivio Missoni di Sumirago e al Museo Maga, Museo d’Arte di Gallarate.

Il docente sarà Fabio Massaccesi, direttore degli archivi e spazi espositivi di Fri, al cui fianco interverranno personaggi di riferimento del settore, tra cui Rita Airaghi, direttore della Fondazione Gianfranco Ferré e Luca Missoni, direttore artistico dell’Archivio Missoni.

Fri”, mette a disposizione inoltre 10 borse di studio da 500 euro l’una per permettere ai vincitori di coprire i costi del corso, al quale è necessario iscriversi entro il 16 ottobre.

Ideata da Alberto Masotti, ex patron di La Perla, la fondazione no-profit Fashion Research Italy (FRI) si prepara ad aprire i battenti il prossimo 21 ottobre. In attesa del grand opening sono state svelate le sue due icone: la “Statua di Donna” e la “Passerella multimediale”.

Al numero 12 di via del Fonditore a Bologna si sta lavorando intensamente in vista dell’apertura di questo polo didattico, espositivo e archivistico dedicato alla formazione, all’innovazione e alla valorizzazione dell’heritage del settore moda, nato nel 2015 negli spazi completamente rinnovati della storica sede del gruppo La Perla: un hub che ha la mission di supportare il comparto nell’era della smaterializzazione dei beni innescata dalla rivoluzione digitale, attraverso la formazione di professionisti e imprenditori, nella convinzione che la formazione rappresenti un asset per garantire la competitività delle Pmi del settore.

«La manifattura e il sapere artigianale – spiega Alberto Masotti, presidente della Fondazione Fashion Research Italy – devono cogliere nuove opportunità di crescita attraverso l’innovazione, la ricerca, la formazione, la memoria e l’internazionalizzazione: la moda deve trasformarsi in moda 4.0».

In quest’ottica si inserisce la messa a punto della “Passerella multimediale” per la riproduzione di sfilate virtuali: l’allestimento, curato da Videoworks, si articola in otto monitor 85” Samsung posizionati in modalità portrait – in modo da essere visibili come un unico lungo schermo da oltre 16 milioni di pixel – e da un potente sistema di diffusione sonora digitale ad alta definizione da circa 1.000 watt. È la prima installazione al mondo di questo tipo per dimensioni e tipologia di video.

«È un esempio di digitalizzazione e smaterializzazione – precisa Masotti -. Fashion week e fiere di settore potrebbero dotarsi della Passerella multimediale per contenere i costi e l’impatto ambientale e i brand emergenti farsi conoscere con sfilate virtuali nelle città e negli eventi di riferimento, da Mosca a New York, da Milano a Shanghai, o approcciare mercati nuovi o più difficilmente raggiungibili».

L’Icona di Donna vuole diventare invece il cuore pulsante di FRI. Alta oltre dieci metri, sospesa nell’aria, questa statua di luce è la protagonista dell’intero edificio ed è visibile da tutti i tre piani in cui si articola la Fondazione. La figura è composta da 21.120 Led inseriti all’interno di 5.280 sfere bianche opaline che, accendendosi a ritmo di un concerto digitale, la vestono come un tessuto di luce, riproducendo particolari texture conservate nell’archivio di FRI.


L’opera, prodotta da
Senso-Immersive Experience, ha richiesto quattro mesi di progettazione, un mese di assemblaggio e uno di installazione:«La Statua – spiega Masotti – è dedicata alle donne che nel corso dei decenni hanno collaborato concretamente al successo del comparto, alla creazione di quello che è diventato il made in Italy. Ma è anche un omaggio speciale a Olga Cantelli, la più creativa e fascinosa stilista di La Perla, che contribuì in maniera decisiva allo sviluppo del brand nel mondo e a cui l’intera fondazione è dedicata». Certamente il gruppo La Perla è stato ed è un punto fermo e un orgoglio del Made in Italy che porta con sè sapere e know-how importanti. La possibilità, anche per le nuove leve del fashion system, di entrare in contatto con certe realtà, credo rappresenti una grande risorsa.

Giulia Castellani

About Giulia Castellani

Prova anche

Un anno vissuto pericolosamente

Un anno vissuto pericolosamente di Luca Giacobbi L’anno a cui faccio riferimento è quello che …