martedì , Giugno 3 2025

Le stelle luminose della mia costellazione

Le stelle luminose della mia costellazione

Chiara Macina

A volte una mano vuota altro non è che una mano libera

Lo abbiamo sperimentato in molti, ancora bambini oppure già genitori, nel letto poco prima di cedere al sonno abbiamo magari chiesto alla mamma di non allontanarsi di restare vicino a noi e al risveglio per prima cosa abbiamo cercato con la mano per vedere se era rimasta lì per tutto il tempo, oppure abbiamo camminato ormai grandi con la mano allacciata in quella di nostro figlio e se l’abbiamo lasciata per pochi istanti, abbiamo subito avvertito un tocco che ci cercava, che voleva stringere il proprio palmo al nostro, per cercare sicurezza.

Io ricordo ancora l’ansia con cui da piccola al risveglio tastavo il letto con la paura che il posto vicino al mio fosse vuoto e ricordo quando mia figlia si addormentava facendomi promettere “però resta qui”, io non appena chiudeva gli occhi mi alzavo, magari terminavo di riassettare la cucina o andavo a fare le mie cose, ma ricordo poi come mi rimproverava al risveglio.

Le dicevo sempre “sono sempre stata qua, a pochi passi da te”, come ora che è grande.

Io voglio essere come un fiocco: esserci senza stringere.

Da grandi si cerca ancora una mano da stringere?

Io da tempo non delego più agli altri il mio valore, non ho paura di stare sola e non cerco continue conferme ma è fortissima l’energia che sento quando allaccio la mia mano a quella delle mie persone speciali.

Alla mia “veneranda” età sento il fortissimo desiderio del cuore di allacciare la mia mano, o meglio il mio cuore, a quella delle persone che sento, che mi fanno vibrare, che avverto nel profondo.

A volte ho il desiderio e la sensazione di cercare ancora la “mano” di qualcuno per verificare sia rimasto al suo posto, al centro del mio cuore e verificare io sia ancora al centro del suo, a differenza che in passato lo faccio però senza alcuna paura, senza ansia, non cerco conferme, sono solo spinta dal desiderio profondo di ritrovare un delicato balsamo per il cuore che mi protegga sempre, come se il contatto mi portasse nel punto in cui io ritrovo me stessa,ci sono persone così amate che io considero fondanti e punti di riferimento “umani”, che disegnano una costellazione luminosa dentro di me e in cielo tanto sono importanti per la mia vita, le mie scelte, il mio benessere.

Ci sono incontri così profondi e coinvolgenti da regalare l’impressione di conoscersi da sempre e solo ritrovati, per fortuna, per casualità, perché così era scritto e non poteva essere diversamente, allora ripensando a quell’incontro sembra di ricostruire una linea fatta da tanti puntini che si uniscono e ci hanno condotti esattamente dove dovevamo arrivare: vis a vis con l’altro, cuore a cuore.

Una promessa silenziosa scritta tra due anime…è questo il patto che talvolta sembra di siglare con una persona, al primo sguardo scambiato, nell’atto di pronunciare il proprio nome, nel porgere la mano, non appena si realizza che quel soggetto, quell’individuo, quella stella danzante è un pezzo di noi, che abbiamo sempre cercato e che in qualche modo c’è sempre stato.

“Anime che si conoscono da sempre anche se non si conoscono e quando si conoscono per davvero si riconoscono”.

Un sentire dell’anima che precede tutto il resto, leggero come un battito d’ali di farfalla, potente come un tuono.

Come una radio sintonizzata su una specifica frequenza, ci sono rapporti in cui si invia e riceve alla stessa.

Le mie costellazioni:

Sono sempre stata una persona selettiva e molto riservata nella condivisione delle mie emozioni “cordiale con tutti ma intima con pochi”, eppure quando trovo delle persone che risuonano molto forte con me, io mi apro completamente senza riserve, è una cosa così inusuale da sembrarmi sempre molto speciale, così facendo io ricevo in cambio un dono che è immenso:

raccontandomi a loro io capisco meglio me stessa, è come se uscisse tutta la mia luce e tutta la mia ombra e vedendole riflesse nelle parole che confido alle mie persone amate io riuscissi a focalizzare meglio le emozioni.

E’ così bella la sensazione che provo da farmi desiderare di essere un ponte altrettanto importante per le mie persone.

La frase più bella che i cittadini onorari del mio cuore mi dicono è “non devi darmi spiegazioni io lo so chi sei”, è una frase che mi riporta subito al centro, quando mi sento messa in discussione dalla vita o dagli altri per qualche ragione.

Le amicizie allacciate in età adulta riservano qualcosa di veramente speciale, spesso mi ritrovo a pensare “ma io prima come facevo senza di lui?” tanto è forte l’affetto e la sintonia che sento, è un richiamo dell’anima, una connessione che trascende il tempo e lo spazio. Un percorso che conduce a una maggiore consapevolezza e a una grande serenità d’animo.

Ci sono anime che esistono per conoscersi e finiranno per farlo. Perché le anime consapevoli sanno aspettarsi, riconoscersi e comunicare.

Parole che poi diventano frasi che poi diventano narrazioni.

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