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La magia del volo è nella simmetria

La magia del volo è nella simmetria

Per volare sono necessarie due ali, chi ha progettato i primi aerei ha senza dubbio dovuto tenere conto di questa complementarietà e osservare a lungo il librarsi degli uccelli per trarne spunto.

Peter Pan insegna ai bambini Darling a volare grazie a un’alchimia fatta di pensieri felici e polvere di fata, la leggerezza d’animo rende in grado di riuscire a compiere qualsiasi impresa anche quella di spiccare il volo, eppure questo magico ragazzo nella versione cinematografica che lo descrive in età adulta, quella interpretata da Robin Williams nel film “Hook- Capitan Uncino” ha dimenticato come si fa.

In “Hook” Peter Pan è raccontato nella sua dimensione da grande, diventato un avvocato in carriera, infelice, distaccato nei riguardi della sua famiglia, ha perso tutta la sua leggerezza sotto il peso di mille “devo fare, devo andare…”.

Quando Capitan Uncino rapisce i suoi figli, Peter è costretto a tornare nell’”Isola che non c’è” per salvarli, deve però ricordare chi era veramente, riscoprire il coraggio, la fantasia, la gioia della sua infanzia, ci riesce grazie all’aiuto di due ali magiche ed eleganti, quelle di Campanellino, la sua voce più vera.

Il film esplora il ritorno di Peter a Neverland, la lotta con l’acerrimo nemico e soprattutto il tema della riscoperta della propria identità.

Spesso capita nella vita di dimenticare un po’ la nostra vera natura. Comprimerla e reprimerla, un po’ schiacciata e oscurata dagli impegni quotidiani, dai compromessi che diventano abitudine e dai diktat che spesso siamo noi a imporci, la mente si riempie di “non si può”, il nostro tempo pure.

In questo caso si rivela però molto utile avere un’ala, un compagno/a di viaggio, al quale si è senza timore mostrata la propria magia e vera natura, ma anche la propria pena e insicurezza, sarà lui o lei, nei momenti di stanchezza a ricordarci chi siamo e a sostenerci nella forza e desiderio di voler ritrovare la nostra capacità di volare e la dimensione più autentica, quella che ci rende “noi stessi”.

La magia del volo è nella simmetria: nell’equilibrio emotivo, nella realizzazione personale, nella magica fiducia che conduce sulla scia di tanti amati ossimori, a credere nell’impossibile, tra lo stupore e la responsabilità, tra il gioco e il senso più profondo che si attribuisce all’esistenza.

Una persona ala è l’incontro più bello che si possa fare nella vita, cambia il modo in cui ti muovi nel mondo, silenziosa quando occorre, ma sempre presente, ci invita ad alzare lo sguardo quando ci sembra impossibile rialzare la testa e guardare in alto, guardare oltre, in un altrove fatto di stupore.

Ci ricorda chi siamo quando lo dimentichiamo.

Una wing non ti chiede mai di essere perfetto, sempre però di essere vero, quando non credi più in te ci crede il doppio, è come se avesse uno zoom super potente con cui già riesce a vedere un epilogo positivo di un momento tormentato che ti coinvolge, e ci crede con una tale fiducia da donarti la forza di reagire.

È lì quando manca quel soffio di vento necessario ad alzarci in volo, è in quel momento realizziamo che volare non significa andare via ma avere qualcuno accanto che ci dà l’equilibrio necessario a sostenere il volo, un’ala sola non vola con due è possibile.

Con una persona ala non voli per fuggire.

Voli per tornare.

A lei e a te stesso.

Anna Chiara Macina

 

 

 

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