giovedì , Ottobre 10 2024

La femminilità ritrovata

Sono molte le donne a soffrire di disturbi ginecologici. Dolori mestruali, candida, fibromi, endometriosi, ecc., tutti sintomi che parlano di un femminile frustrato.

Ma dove ci siamo perse noi donne?

La femminilità: disturbi

Qualcuno potrebbe obiettare che sono “cose normali”, o che, vista l’importanza del fattore ereditario, non c’è nessuna causa reale se non la sfiga che le fa nascere da madri che presentano tali problemi. Chi vuol mentire a se stesso per comodità faccia pure.

Ma chi si approccia alla Guarigione secondo la visione interiore è obbligato a far crollare false credenze che si rivelano fuorvianti e impediscono il prodursi di una reale soluzione: “Il Rimedio è (sempre) in noi stessi”, asseriva Edward Bach.

Inutile, oltre che dispendioso, imbottirsi di antidolorifici o di antibiotici vari; altrettanto vano il tentativo di curarsi con terapie naturali che, se da una parte aiutano e sostengono l’organismo nel processo di risoluzione del sintomo (e in questo sono davvero utili), dall’altra non vanno a monte del problema. Il corpo, meraviglioso Tempio dello Spirito, ci parla sempre attraverso il linguaggio simbolico che gli è proprio; a noi il compito di comprenderlo attraverso un ascolto attivo e profondo.

Cosa urla dunque il corpo a una donna in questi momenti?

Si dice spesso che l’uomo è in crisi. E la donna? E’ stata forse lei a generare inconsapevolmente questa crisi? Certamente, non è facile essere donne di questi tempi in una società di stampo patriarcale. Ammirate e osannate per la nostra bellezza e per la nostra innata eleganza, ci troviamo spesso a indossare i panni di un uomo, rischiando spesso una confusione di ruoli (esteriori ma soprattutto interiori) responsabile del caos che vige ultimamente nella comunicazione tra i sessi opposti. Ma mi chiedo: chi ce lo fa fare?

Ovviamente, in ciascuno di noi (sia uomini che donne) sono presenti il principio maschile e quello femminile; trovare però il giusto equilibrio nella espressione delle due parti non è facile, né tantomeno scontato. Ciò richiede consapevolezza e lavoro interiore.

A mio avviso, un fraintendimento di base sta generando un malessere generale, pericoloso e subdolo, nella società. L’accoglienza, la fragilità, la passività (intesa come ascolto profondo contrapposto ad azione fulminea) e quella singolare mutevolezza che ci caratterizza vengono considerate come segni di debolezza da bandire assolutamente. Eccoci allora pronte ad indossare l’armatura maschile che ci fa sentire tanto forti quanto invulnerabili. E a volte sembra che questa sia l’unica soluzione possibile, soprattutto in un contesto lavorativo.

Tuttavia, per esperienza personale maturata in anni di grande sforzo e ricerca interiore, SO per certo che la vera forza di una donna sta…nell’essere Donna appunto, con quella peculiare sensibilità che ci caratterizza. Quando impareremo ad accudire davvero (in primis noi stesse), a metterci in secondo piano per lasciare il palcoscenico all’uomo (che sarà così in grado di manifestare se stesso in tutta la sua potenza) e quando riusciremo a comprendere la bellezza di non essere competitive con l’altro sesso, solo allora si rivelerà a noi una forza incredibile, un potere inimmaginabile che ci renderà capaci di fare e di ottenere qualsiasi cosa. Qualsiasi.

So che a molte donne non piacerà sentirsi dire tutto ciò; è sempre più facile additare il sesso forte come responsabile della frustrazione di cui ci si sente vittima. Ma io amo gli uomini con la loro logica semplicità e ne comprendo davvero le difficoltà quando devono rapportarsi con una donna che tale più non è.

Con ciò non voglio assolutamente inneggiare alla remissività incondizionata a favore di una forza maschile bruta e priva di delicatezza. Voglio solo sottolineare l’importanza per la donna di riappropriarsi del suo ruolo di Donna, Madre e Dea; con la sua capacità di saper essere morbida ed accogliente potrà fendere anche l’armatura maschile più dura e resistente.

Sarà allora inevitabile che anche quei fastidiosi disturbi che ogni mese è costretta a subire si attenueranno per poi scomparire del tutto, e lei potrà finalmente manifestarsi in tutta la sua preziosa unicità.

Chiara Pierobon

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