Lo scorso 31 gennaio Carlo Biagioli ha ottenuto la riabilitazione con provvedimento del Commissario della Legge Roberto Battaglino, dopo aver chiesto nuova iscrizione all’Ordine degli Avvocati, oggi 4 maggio ha prestato giuramento alla presenza del Segretario di Stato per gli Affari Interni Guerrino Zanotti, così come previsto dalla Legge Notarile della Repubblica di San Marino.
–Ha prestato giuramento la prima volta nel 1996 di nuovo oggi. Com’era il suo stato d’animo la prima volta e qual è il suo spirito oggi? Come vive questo giorno?
“Vent’anni fa avevo l’entusiasmo dei giovani e vedevo il giuramento come l’inizio di una carriera. Ero pieno di emozione ed adrenalina.
Oggi ho meno emozione perché ho praticato per anni la professione di Avvocato e Notaio, so cosa mi aspetta, ho piena consapevolezza della responsabilità del ruolo e della difficoltà di essere sempre all’altezza delle aspettative dei clienti che ti ripongono la loro fiducia. In questo percorso di maturazione ha contribuito moltissimo questo ultimo periodo di allontanamento dalla professione”.
-Dal 2013 non esercita più la professione di Avvocato, a quali attività si è dedicato?
“Mi sono dedicato a due attività principali, la prima mediante la Carlo Biagioli s.r.l. per la promozione della Repubblica di San Marino come territorio dove investire (ricordo le pubblicazioni www.aprireunattivitasanmarino.com Carlo Biagioli S.r.l. – Apri la tua attività a San Marino con un click!) e la seconda mediante la creazione di Zoomma.news (insieme all’amica Chiara Macina) un luogo virtuale in cui dare voce alle realtà imprenditoriali di San Marino ed alle iniziative culturali del territorio. Ovviamente ho dedicato più tempo alla mia passione per i viaggi ed all’attività secondaria degli orologi d’epoca che commercio”.
-Quale aspetto legato all’esercizio della sua professione le è mancato di più in questi anni?
“Le attività principali e secondarie che ho curato negli ultimi anni mi hanno assorbito completamente per cui non ho avuto molto tempo per pensare a cosa mi mancava, anche perché ho un indole poco nostalgica e preferisco guardare sempre al futuro”.
–Tanti gli aforismi legati all’esercizio della professione, l’ha definita un “bespoke” . In che senso? Quale aspetto la affascina maggiormente?
“Il termine bespoke è legato al mondo della sartoria e indica un prodotto confezionato sulla misura del cliente. L’avvocato non vede mai lo stesso caso e la varietà delle cause da sempre è uno stimolo nuovo”.
– Negli ultimi anni ha viaggiato molto e in diverse parti del mondo, se è vero che “ L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”, quanto queste esperienze hanno cambiato il suo modo di vedere la vita e la realtà circostante?
“Mi sono legato molto all’Oriente ed in particolare all’India dove la diversità delle condizioni di vita e di impresa mi hanno fatto riflettere sulla nostra condizione agiata della quale, però, ci lamentiamo.
Ho imparato ad avere più serenità nell’affrontare i problemi e ho recuperato una dote che pensavo di avere perso: la pazienza”.
-Nella prima edizione di “Aprireunattivitasanmarino” dedica il suo lavoro a “ tutti coloro che credono nella fertilità di questa splendida e unica terra”. Come vede oggi il sistema San Marino in particolare e questa terra in senso più lato?
“Provo un profondo senso di appartenenza al territorio dove ho scelto di vivere e lavorare. Credo nelle potenzialità delle nuove misure a favore dell’impresa e nelle nuove norme sulle residenze perché rendono bene l’idea di una Repubblica pronta ad accogliere chi vuole investire e creare lavoro.
Credo che il sistema bancario stia finalmente reagendo alla crisi del settore dando maggiore sicurezza a chi vuole fare impresa seriamente.
Bisogna lavorare ancora su misure incentivanti per l’occupazione ma San Marino è, a mio avviso, sulla buona strada”.
-Negli ultimi anni con il progetto “aprireunattivitasanmarino” ha contribuito a portare nuove aziende in territorio. E’ in questa direzione che va canalizzato il rilancio del paese?
“Le imprese (turistiche, commerciali, informatiche o di produzione) portano occupazione e fanno girare l’economia. Il rilancio del Paese deve passare attraverso un recupero delle realtà imprenditoriali che si sono allontanate dal territorio e deve richiamare nuovi investitori che vogliano generare economie in uno Stato equo e incentivante. Bisogna approfittare di questo periodo asfittico dell’Italia dove gli imprenditori sono soffocati dalla pressione fiscale per attrarre chi è stufo di non poter godere dei sacrifici del proprio lavoro. Io nel mio piccolo ho cercato di cogliere questa opportunità e continuerò a farlo perché credo fortemente nelle potenzialità della Repubblica di San Marino”.