giovedì , Agosto 14 2025

Una stella che scende sulla Terra per te

Una stella che scende sulla Terra per te

di Anna Chiara Macina

“Quando è il caso la tua stella scende sulla Terra per aiutarti”

“Mi domando, – disse, – se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.” (Antoine De Saint Exupery).

Stella: corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta dal Sole o da un’altra stella.

Guardare la Luna mi ha sempre affascinato moltissimo, soprattutto quando è piena ed enorme. Mi sembra rassicurante e luminosa, in grado di indicare il cammino, ispirare, concilia pensieri sontuosi, leggeri e profondi.

Ho sempre prestato meno attenzione alle stelle, sino a quando qualcuno mi ha indicato una costellazione e adesso ogni volta che guardo in alto rivivo quel ricordo e cerco un messaggio nel cielo, un percorso, una direzione.

Le stelle indicano la strada sono utilizzate da molte specie animali, per orientarsi.

Lo stesso fanno alcune persone con noi, un po’ rampa di lancio e un po’ porto sicuro che accoglie.

La notte di San Lorenzo, quella di Ferragosto, sono tante le serate in questo caldo mese in cui le persone si sdraiano sull’erba e con lo sguardo rivolto in su scrutano il cielo, cercano stelle cadenti, pensano a un desiderio, vedono riflessa nella luce celeste la sagoma di un corpo, il profilo di un volto, formulano richieste perentorie o pensieri gentili, cullati dal suono delle cicale, inebriati dal profumo dell’erba.

Io vedo la mia stella quando mi lascio trasportare dal soffio di un pensiero dolce, di un ricordo nutriente, entro in allora in un flusso di riflessioni inebrianti che mi mettono in connessione con la mia anima e mi fanno stare bene.

Esistono mappe che hanno aiutato i viaggiatori del passato a percorrere distanze immense aiutandosi con le costellazioni, ci sono tante le leggende molto affascinanti sulla loro genesi.

La leggenda della costellazione del cigno, narra che Zeus, re degli dei, si era invaghito della giovane e bellissima Leda. Per sedurla decise di prendere le sembianze di un cigno, così da non far scoprire la sua vera identità. Da quel momento, quindi, la costellazione del Cigno rappresenta quel gruppo di stelle che, nella mitologia greca, presero le sembianze di Zeus.

A volte mi chiedo quale sia la mappa che mi ha condotto vis a vis alla mia stella luminosa.

La verità è che non ho mappe per orientarmi nel cammino, solo seguo una scia luminosa, con semplicità e naturalezza quasi stessi assecondando un istinto naturale, la mia bussola è nella mia pancia e soprattutto nel mio cuore.

Si dice che ci siano anime destinate ad incontrarsi, in un preciso momento, non un giorno prima non un giorno dopo per abbracciarsi e ritrovarsi interi.

Nelle favole gli incantesimi cominciano sempre con una magia, una frase, un motto allora io scavo nella memoria per cercare la mia formula magica e la ritrovo nell’ampiezza di un abbraccio, con due braccia che si allargano verso l’esterno, come le due estremità di un grazioso cavatappi.

Come si aiuta qualcuno a brillare?

La risposta è molto semplice: ascoltandolo quando vuole essere ascoltato, parlando quando desidera ascoltare.

Comprendere che la vera essenza è cercare il proprio riflesso in un reciproco specchio.

Così si cresce, così si sente meno paura.

Quando brilla la mia stella (così intensamente da fare brillare anche me):

-quando mi spiega un concetto per filo e per segno ricorrendo a parentesi esplicative;

-quando mima un concetto con le mani;

-quando mi spiega l’etimologia delle parole, facendomi diventare un concetto non solo chiaro anche immensamente caro;

-quando si annoda la sciarpa in 2 centesimi di secondo;

-quando mi racconta un film o un libro;

-quando arricchisce un mio pensiero un pò primitivo di valore aggiunto (il suo);

-quando mi mostra che: le cose belle si godono le cose brutte si affrontano, una alla volta;

-quando mi aiuta a superare i miei limiti;

-quando ricarica involontariamente la mia energia in alcune giornate in cui mi sento non in piena luce (opaca);

-quando trova il lato buono di una situazione che mi oscura molto, seguendo il suo dito vedo un po’ di luce anche in quel contesto;

Allora posso solo fare una cosa: continuare a seguire la mia scia luminosa.

 

 

 

 

 

 

About Redazione

Prova anche

Telefono senza filo e filo rosso che ci unisce

  Telefono senza filo e filo rosso che ci unisce Un sussurro nell’etere che trova …