lunedì , Giugno 16 2025

La leggerezza di essere Chiara

 

Nella mia vita ho pianto e riso moltissimo.

Non sempre a contesto ma molto, molto spesso.

Ho vinto e ho perso come da copione e come tutti.

Qualche volta ho giocato a dadi con il destino.

Spesso ho pianificato tutto e poi preso ponderate decisioni di pancia.

La mia.

La stessa che per due volte è diventata enorme e ha accolto la vita.

La stessa che ora che sto diventando una ragazza grande è prova implacabile dei miei frequenti peccati di gola.

Ho vinto quando ho accolto le novità con curiosità e stupore come opportunità e non mi sono lasciata spaventare…solo emozionare.

Ho vinto quando ho sentito che per ogni fine c’è un nuovo inizio e ho lasciato andare persone e attaccamenti che non vibravano più con me, con molto rispetto li ho salutati.

Ho perso sempre ogni volta in cui “ho fatto tramontare il sole” su un malinteso, un litigio, uno screzio, quando non sono riuscita a spiegarmi e soprattutto quando non ci ho neanche provato.

Perdo quando non mi gioco la mia partita al cento per cento e scappo via senza neppure provarci

Vinco quando lascio parlare il cuore e la sua saggezza.

Crescendo ho capito che nulla mi regala più gioia e soddisfazione che riuscire a fare qualcosa che proprio pensavo di non riuscire a fare, voglio provarci sempre.

Superare quei limiti che sono stata io stessa a disegnarmi e che non sempre corrispondono a realtà o almeno fare tutto ciò che mi è possibile per “essere la migliore versione di me stessa” anche in quel contesto, con dignità e amore.

Lo stesso amore che ho per chi mi fa vibrare, chi mi accoglie, chi mi comprende nel profondo.

Vinco quando il cuore detta e la penna scrive e io mi sento più leggera, quando ce la metto tutta per imparare qualcosa di nuovo anche se diverso da quello che ho fatto sino al giorno prima, quando a una frase un po’ sgarbata rispondo con un sorriso aperto e sincero, quando abbraccio chi amo, quando mi mostro per quella che sono, perché se c’è una cosa che ho capito in questi 48 anni di passeggiata nella vita è che nulla ci si chiede se non di essere noi stessi, senza bluffare, e se c’è una cosa che fa venire le rughe e quelle brutte davvero, di fatica e sforzo, è di fingere di essere qualcun altro per farci amare, accettare, chi ci ama c’è a prescindere, gli incastri perfetti esistono e la bella notizia è che non richiedono nessuna fatica, tanta cura si ma nessuno sforzo davvero.

Perdo quando per farmi amare mi faccio tonda quando invece sono quadrata, o quadrata quando mi sento tonda, chi me lo chiede spesso vuole solo stare un po’ più comodo e non sempre mi ama, non nel modo giusto per me almeno.

Vinco quando non ho per forza bisogno di avere l’ultima parola in una discussione, mi basta avere la pace nel cuore, quando arrivo la sera così stanca che mettersi il pigiama sembra un’impresa ma ho fatto “tutto ciò che c’era da fare”, ricevuto e dato energia, amato, lavorato, sostenuto chi amo fosse anche solo con il pensiero.

Anna Chiara Macina

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