martedì , Aprile 16 2024

“Raccontami una storia: parlami di te” : concorso letterario lanciato da zoomma.news

Dopo aver ospitato  per due mesi la bellissima ballerina realizzata da Lucia Peruch dei Mutoid, la vetrina della Carlo Biagioli srl (via Piana,7- Rep. San Marino città) cambia veste e mette in primo piano “e prit” il prete, un’intelaiatura di legno mediante la quale si teneva sospeso tra le lenzuola lo scaldino.

L’immagine evoca tepore, intimità e ricordi legati a un passato non troppo lontano,lo strumento era collocato sotto al letto per riscaldare la stanza durante la notte oppure posizionato in cucina e non è difficile pensare a familiari e amici che vi si stringevano intorno per parlare e …perché no? Raccontare una storia.

“Raccontami una storia: parlami di te” è il titolo del nuovo concorso letterario lanciato da zoomma.news, un servizio della carlo Biagioli srl, un portale dall’alto valore aggiunto e contenuto innovativo, inviateci i vostri racconti entro il 12 febbraio all’indirizzo [email protected]

A poco meno di un mese dalla scadenza sono più di cinquanta e da ogni parte d’Italia, gli scrittori che hanno già preso parte all’iniziativa.

Il vincitore del concorso sarà proclamato da una giuria qualificata composta da appassionati di lettura, scrittori e personalità del mondo della cultura e della scuola, che si riunirà il 20 febbraio, dal giorno seguente tutti i racconti saranno pubblicati su zoomma.news nella sezione storyteller, con cadenza settimanale.

Il racconto vincitore e quelli ritenuti più meritevoli saranno pubblicati in un volume.

In palio un buono per l’acquisto libri del valore di 150 euro.

Per partecipare al concorso consulta il regolamento e compila il modulo scaricabile sul sito zoomma.news.

E’ prit…la sora

Quand l’inverni l’era dur

Senza stufa e radiatur,

la era rogna andè  a durmì

e s’an c vlimji intirizì…

un bastèva un bèl pigiàma

prì scurdè che panorama

che dai vidri dla cusoina

us vidiva la matoina,

che prì nun l’era una giòja

e dla noiva avimji vòja!

 

Mo la soira, la famèja,

la detestèva meravèja,

tot intòurna ma la iola

un manchéva la parola;

chi sli chérti, chi s’i fir

chi u spustèva un po’ e’caldir…

pri dè  lèva ma cli fiambi,

e scaldès al bràci e al gàmbi.

Po’ la ma, al’impruvisa,

la scustèva la burnisa

e sla sòra drointa e prit

la scaldèva tot i lit!

Che tepòur sàlta i lanzul…

‘na carèza pri chi fiul

Che stringèd pien i pogn…

Già i viagéva ti su sogn!

Francesco Checco Guidi

About Redazione

Prova anche

La storia di Padre Marcellino ospite del Caffè letterario del Titano

La storia di Padre Marcellino ospite del Caffè letterario del Titano Venerdì 19 aprile alle …