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Archie Moore “la Vecchia Mangusta”

Archie Moore, “la Vecchia Mangusta” si allenava alla maniera “del tempo”, correndo per miglia con pesanti scarponi appesantiti dalle punte di ferro.

In carriera vinse ben 131 incontri per KO, primato tuttora insuperato.

Da brividi la durata della sua vita professionistica, ventisette anni, grazie alla quale fu l’unico pugile che, attraversando le ere, abbia affrontato sia Rocky Marciano, sia Muhammad Alì.

la vecchia mangusta

Nel 1952, a trentanove anni d’età, in quello che sarebbe stato un incontro di fine carriera per qualunque uomo normale, strappò il titolo dei mediomassimi a Joey Maxim…e se lo tenne stretto per dieci anni!

Pur andando a contendere la cintura anche a livello di peso massimo, infrangendosi contro la roccia di muscoli e tendini di nome Rocky Marciano, fu nei mediomassimi che Archie Moore mise sul piatto la propria palese imbattibilità!

Sposatosi due volte, mise al mondo sette figli, quattro femmine e tre maschi, da tutti loro ricordato come un padre attento ed amorevole.

La sua disponibilità alle strette di mano ai tifosi, che lo salutavano ovunque, era proverbiale; si racconta che, per uscire dai locali di Harlem, impiegasse non meno di un’ora durante la quale veniva travolto dal delirio di affetto degli appassionati.

Morì per un attacco di cuore nel 1998, ad ottantadue anni, anche se la verità è ben altra: Archie Moore era già morto nel 1941!

la vecchia mangusta

In sala operatoria, a seguito di un’ulcera perforante, per cinque giorni non aveva ripreso conoscenza e per molte ore era stato considerato cadavere. Aveva perso venticinque chili quando gli occhi erano tornati ad aprirsi, stupendo parenti, amici, ma soprattutto i medici.

Il fatto è che la gente come Archie può anche morire, ma non muore solo una volta.

Marco Nicolini

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