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Sardegna: la casa che riemerge dal lago

Sardegna: la casa che riemerge dal lago

In provincia di Oristano, in Sardegna, situato nel territorio tra Ula Tirso e Busachicon, con la costruzione della diga di Santa Chiara nel 1924 venne realizzato, ed inaugurato dal re Vittorio Emanuele, il bacino artificiale più grande d’Europa: il lago Omodeo, dal nome dell’ingegnere Angelo Omodeo che ne realizzò il progetto.

Come spesso succede in questi casi, la realizzazione della diga e del conseguente lago artificiale, determinò la sommersione di alcune aree, come alcuni siti archeologici e del piccolo villaggio di Zuri, riedificato su un’altura poco distante dal lago: l’antica chiesa del villaggio, dedicata a san Pietro Apostolo, venne smontata concio per concio e ricostruita nell’attuale posizione.

Il 23 gennaio 1997 venne inaugurata la nuova imponente diga, intitolata al giudice Eleonora d’Arborea, che innalzava di alcuni metri il livello del lago raddoppiandone la capacità. Conseguentemente, dopo oltre 70 anni di esercizio, la diga di Santa Chiara venne dismessa e ora giace semisommersa nel lago che essa stessa aveva creato.

La siccità di questi ultimi mesi, che affligge tutta la Sardegna e buona parte dell’Italia, sta provocando ingenti danni ai bacini artificiali, causandone l’abbassamento del livello delle acque.

Però, l’abbassamento del livello delle acque del lago ha svelato un piccolo tesoro: insieme alla vecchia diga, è riemersa in tutto il suo antico splendore la casa del capo-centrale, che giace ai piedi dei suoi piloni.

Già riemersa parzialmente nel gennaio dello scorso anno, oggi è visibile integralmente, insieme a quello che un tempo ne costituiva il giardino e il piazzale di ingresso con tanto di scalinata.

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