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La storia del confetto

Indubbiamente il confetto ha una storia antichissima. Già in epoca romana, le famiglia Fazi (447 a.c.) e Apicio (37 d.c.) erano solite celebrare nascite e matrimoni con i confetti del tempo che, non essendoci ancora a disposizione lo zucchero, non erano lisci e levigati ma erano essenzialmente preparati con mandorle, pinoli e noci ricoperte da un composto fatto di miele (e a volte farina). Nel medioevo le mandorle, i semi di anice e di coriandolo venivano ricoperti da uno strato di miele indurito ed erano considerati una sorta di dolcezza da mangiare durante occasioni importanti: erano serviti spesso a fine pasto per sugellare collaborazioni, patti e accordi importanti. Intorno al 1400 ogni ricevimento di gala importante prevedeva bellissime coppe piene di confetti. Le famiglie nobiliari solevano conservarli in cofanetti preziosi, dato che venivano importati da paesi lontani dell’Estremo Oriente. A Venezia ad esempio era usanza gettare questi dolcetti dai balconi delle famiglie nobiliari (ripreso pare da tradizioni dell’Impero Bizantino) durante i festeggiamenti del Carnevale, sul popolo in festa. Dello stesso periodo è un curioso aneddoto che attribuisce ad un medico arabo Al Razi l’invenzione del confetto, che preparava gli amarissimi composti medicinali destinati ai bambini dentro ad un guscio dolce….Ovviamente la forma e la consistenza del confetto come lo conosciamo noi nasce dopo la scoperta e l’importazione dello zucchero. In epoca non molto lontana i confetti vengono nominati in una novella di Boccaccio e in un sonetto di Folgore S. Gimignano (XIV secolo).
Il termine bomboniera deriva proprio dal francese “bonbon” (caramella) ed era un preziosissimo contenitore di confetti (e non solo) che i nobili del tempo portavano con loro esibendoli con orgoglio in quanto vere e proprie opere d’arte, cesellate dai più abili orafi del tempo, e contenevano dolcetti e caramelle al tempo molto preziosi visto il costo dello zucchero importato dalle Indie! Anche Napoleone era un cultore di confetti tant’è che nel 1806 fece il suo trionfale ingresso a Verdun passando sotto tre archi di Trionfo interamente realizzati con confetti bianchi…. La bomboniera si diffuse nell’Ottocento dove divenne, con la produzione industriale un oggetto meno costoso e quindi più accessibile. Anche Manzoni cita le bomboniere di matrimonio come dono alle monache per festeggiare i voti (consuetudine tra l’altro ancora in uso ai giorni nostri). Nel 1896, per le nozze del principe di Napoli (futuro Re d’Italia) Vittorio Emanuele con Elena del Montenegro, la bomboniera diventa il regalo degli sposi agli invitati facendo nascere così la tradizione che noi italiani conosciamo bene…

bomboniere arte del tè
Di solito si confezionano le bomboniere sempre con numeri dispari: 5 confetti rappresentano fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità; 3 confetti simboleggiano la coppia ed il figlio, 1 confetto simboleggia l’unicità dell’evento. Sempre più diffusa è l’usanza di regalare piccoli oggetti utili oppure appartenenti a culture lontane.

bomboniere
Ad Arte del Tè potrete trovare la massima qualità nei confetti e tantissima creatività per realizzare bomboniere ad effetto con costi contenuti… Tra le novità del 2016 una piccola scatola di latta (stile scatolina di sardine) rigorosamente sigillata da aprire e…trovare le nostre profumatissime miscele……Vi aspettiamo!
artedelte.com
Arte del Tè Centro Atlante Repubblica di San Marino

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