venerdì , Aprile 19 2024

La cliente ha sempre ragione

 

Per chi di voi non lo sapesse sono una commerciante. Ebbene si, ancora non me lo spiego neanche io.

Ho un negozio di abbigliamento, accessori e beachwear da donna: Castellani.

Perché vi racconto questo?

Perché da anni posso dire di aver collezionato uno spassosissimo taccuino con innumerevoli perle che riguardano gli incontri tra me e i clienti del negozio.

Lo sapevate ad esempio che la cliente è sempre taglia 40? E che la cliente ha sempre ragione? Non la si può contraddire perché altrimenti si trasforma in un essere feroce. Nel Clamidosauro  della foto per l’esattezza.

Scommetto che state già sorridendo ma credetemi che non crederete a quello che sto per raccontarvi…

Non ci credo ancora neanche io!!??!

Per deformazione professionale, osservo molto ogni situazione anche in altri negozi di qualsiasi tipologia e dato che alcuni dialoghi mi sono rimasti impressi, condividerò anche quelli con voi.

Per comodità nella lettera assegnerò G alla mia voce e C alla cliente.

 cliente negozio castellani

Siamo alle porte del Natale, si avvicinano le feste e dopo le feste si sa, cominciano gli sconti…

Entra una signora:

G: “Buonasera!”
C: “Salve, posso guardare?”
G: “Certo! Se vuole provare qualcosa, vedere altre cose che ho piegate, sono qui per lei..”
(la cliente fa un giretto)
C: “Bella questa! E’ che volevo spendere un pò meno”
(naturalmente l’occhio è caduto su uno dei capi meno economici..)
G: “Capisco, sa quel capo è molto particolare..(mi avvicino e le spiego le ragioni del prezzo), comunque se le interessa, le vengo incontro, le dico il miglior trattamento che le posso fare, come se fossi già in sconto… guardi, le posso fare cosi!”
C: “Ah ok, ritorno con gli sconti!”
(TU TU TU TU……GIULIA, IL CLIENTE CON CUI STAI COMUNICANDO NON È AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE, RIPROVA PIÙ TARDI).
G:(sorriso) “d’accordo Signora, quando vuole!”

 

CHI ENTRA NEI NEGOZI CREDENDO CHE SIA UN CORRIDOIO SENZA PORTA E NON SALUTA..

G:” Buonasera!”

C: Silenzio

G: ” Buonasera signora se la posso aiutare, sono qui, cercava qualcosa in particolare?”
C: “no! Ora sto guardando! Se ho bisogno le chiedo!”

(Allora non è muta, ok, una difficoltà in meno, prima o poi imparerò a non disturbare i clienti quando entrano nel mio negozio, sono proprio una maleducata!!!! )
Entra una signora sui 70 anni circa… piena estate

C: “io cercavo un costume che sotto sia a tanga…a brasiliano… ”
(la guardo perplessa e cerco di capire se ho compreso bene. Dopo aver avuto conferma di aver capito benissimo..)
G: guardi di tanga ho questi, che poi sono slip brasiliani.
C: “no!!!Proprio brasiliano lo voglio”
G: “signora, questo é largo dietro come davanti, uguale”
C: “no, allora non capisce! Io lo voglio proprio a filo”
(Avreste dovuto vedere la mia espressione… ho pensato che forse tra gli scaffali della pulizia dei denti al supermercato , tra i fili interdentali l’avrebbe potuto trovare)
G: “signora mi dispiace, questo é il più stretto..”
(vi giuro, era invisibile!!!!)

 

La signora dello spazzolino, il mio idolo!!!

Premessa: il mio negozio è di fianco a una profumeria, la quale in estate ha un carrello fuori in esposizione.

Guardo fuori e vedo la signora intenta a sfogliare i vari prodotti appesi al carrello.. A un certo punto decisa, si affaccia alla mia porta e con spazzolino e dentifricio in mano mi guarda e mi dice:

“Buongiorno, pago a lei??”

G: (sorriso) Si signora prego, se viene in camerino le faccio anche la pulizia dei denti!

(la signora che avevo in camerino a provare credo che stia ancora ridendo… )

 

LA LADY ROMANA (uno dei capitoli che preferisco)
G: “Buonasera, prego! ” (sorriso)
C: “Senta??? Un costume con ferretto e con uno slip non basso e senza fiocchi?”
G: “Certo signora” (mostro la gamma delle scelte…)
C: “Per carità i fiori!”
G: “Bene andiamo di tinta unita o bicolore e altre fantasie”
LEI “questo no, questo basso, questo alto, questo storto, questo non mi piace..”
ENTRA IN CABINA CON LA SCELTA
G “Signora questo reggiseno le è grande le do la misura giusta”
G: “No! Come?!? Va bene! Ma è troppo morbido, cade!”

G: “Signora si fidi, le è grande… proviamolo più piccolo…”. Dopo aver combattuto e sudato diversi litri di acqua, lo prova e la misura più piccola è quella giusta.
C: “Eh si! Sa che aveva ragione???”
(Ma va! Incredibile… pensare che passavo di qui per caso, solitamente vendo cedrate e chinotti all’angolo della strada, incredibile che abbia riconosciuto che fosse grande… ci stavamo solo in 2 dentro, ma era perfetto!?)
C:”Solo che lo slip (che arrivava sopra l’ombelico comodo comodo) è troppo basso, vede???”
(UN BEL SACCHETTINO DELL’IMMONDIZIA, DIRETTAMENTE? GIRO COMPLETO?
NEL FRATTEMPO IL MARITO SEDUTO SULLA SEDIA, FUORI NEL MARCIAPIEDE, HA CHIUSO GLI OCCHI E SE LA DORME, NON PER SCHERZO)

la signora esce dal camerino…

“Mi dispiace tanto! Sa, lo volevo veramente trovare! Grazie!”
G: “Grazie a lei”(Signora guardi appena scende lo scalino può raccogliere le P…. di suo marito? Sono scivolate fino sullo stuoino)
(sorriso)

 

 

IL COSTUME BIDIREZIONALE

C: “Buongiorno, ha un costume bidirezionale?”

G: “Bidirezionale sarebbe??”

(Silenzio)

C: “che si porta in entrambi i versi”

(rifletto)

G:”ah, reversibile intende, li ho finiti.”

(devo ancora riprendermi)

 

DAL MACELLAIO AMICO
C: “Mi dai un etto di salame milano?”
M: “Ah, ho solo il barese”
C: “Nooo!!!non mi piaaacee..” (smorfia) allora dammi un etto di crudo”
M: “Come? Dolce o salato?”
C: “ah non saprei… quel taglio li com’é, dolce o salato?”
M:”Questo è dolce”
C: “ah, ma con il melone com’é meglio?”
M: “Secondo me salato, il melone é dolce…”
C: “ah ma a me piace più quell’altro taglio” (nessuno, in fila, aveva dubbi)
(silenzio, occhi negli occhi)

C: “ah non so decidermi… dai, fai quello salato… ma non sarà troppo salato??!”
(scene di panico, gente che sbatteva la testa nel muro e denti negli spigoli… il macellaio sorride e affetta deciso senza commentare).

Tempo stimato per acquisto di un etto di crudo: un quarto d’ora circa e una decina di feriti.

 

ROBE DA NON CREDERE

C: “Salve, una mutanda tattica?”

(Silenzio)

G: “Signora sono chiusa, per inventario, per sempre.”

 

GRAZIE, RIPASSO

C: “ah grazie, bello, bellissimo…ripasso!”
G: “Signora chiudo”
C: “Ah si? E quando riapre?”
G: “Mai.”

(APPLAUSI)

 

Cosa dire.

Stare a contatto con il pubblico non è sempre semplice.

Sicuramente è una missione.

È giusto essere accoglienti e sorridenti, quantomeno piacevoli. Io la penso cosi.

Io sono commerciante, ma anche cliente come tutti voi e credo che il contatto nel negozio debba essere un esperienza piacevole e divertente.

Sicuramente innumerevoli volte mi diverto, ironizzo su e con la clientela stramba, fa parte del gioco.

Alcuni sono un po’ maleducati e poco simpatici.

Complessivamente a chi piace, come me, il contatto con il pubblico è qualcosa che fa stare bene, è uno scambio piacevole.

A chiudere vi racconto questo dialogo fantastico che mi strappò un grande sorriso.

Episodi come questi ti ripagano di tutti quelli antipatici!

 

IL PUPO DEI CHUPA CHUPS

Un pupetto sui 3 anni circa si avvicina alla porta del negozio, entra dentro ed indica con determinazione il porta caramelle sul bancone.

G:” Ciao! Ma come ti chiami? Vuoi una caramella?”
(lui sorride e annuisce senza rispondere e la mamma fuori lo riprende)

C: “Mathias! Si dice permesso e si chiede perfavore!
G: Sorrido, signora non si preoccupi, è un piacere… e mi inginocchio verso di lui con il porta caramelle in mano…

(dentro tante caramelle e Chupa Chups… lui sorride e spalanca gli occhioni. Allunga la mano e sceglie il Chupa, lo tira fuori e mi guarda, sempre occhioni spalancati)
G: Vuoi quello? E’ alla fragola.
C: “Mathias come si dice a questa dada?”
PUPO: “Me lo carti pefavore???”

(occhi a cuore) ADOOOROOOO!!!

Giulia Castellani

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