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Bartolomeo Borghesi il principe dei numismatici che trovò ospitalità a San Marino

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La strada che costeggia Palazzo Pubblico termina con una bellissima terrazza denominata il Cantone.
E’ uno degli angoli più suggestivi della Repubblica di San Marino, offre una vista davvero spettacolare, l’occhio dell’osservatore può liberamente spaziare sui monti e sul mare.
Anticamente vi tenevano una colubrina (cannone a mano) ed un uomo di guardia.

In quest’area si trova il busto in bronzo di Bartolomeo Borghesi, realizzato da Giuseppe Romagnoli, inaugurato il 16 novembre 1904, dedicato al principe dei numismatici , insigne archeologo e numismatico che a San Marino trovò rifugio ed ospitalità nel 1821 e dove rimase sino alla morte (16 aprile 1860).
Borghesi abitò in una casa nelle vicinanze della Pieve, meta dei più illustri contemporanei tra i quali Mommsen che gli dedicò la sua più grande opera, negli anni che trascorse sul Titano si dedicò ai suoi studi di numismatica e storia, le sue opere furono stampate a spese dell’Imperatore Napoleone III°, ottenuta la cittadinanza ricoprì anche importanti incarichi pubblici.
Durante il Risorgimento San Marino ospitò molti perseguitati offrendo un contributo importante al riscatto dell’Italia. Oltre a Borghesi trovano asilo sicuro sul Titano anche Melchiorre Delfico, Cesare Montalti, Eduardo Fabbri, Eugenio Valzania, Francesco Mestica, Luigi Zuppetta, Braccio Salvatori, Pietro Renzi, Livio Zambeccari, Vincenzo Caldesi.

Bartolomeo Borghesi: la storia

E’ noto a tutti come grande numismatico, paleografo ed epigrafista.

Il Borghesi giunse a San Marino nell’aprile 1821, ma dal 1817 era stato annoverato fra i cittadini della Repubblica. Di idee liberali, amico del Pellico e del Maroncelli,dopo il fallimento dei moti del 1821, fu al centro dei sospetti delle forze reazionarie, per cui cercò per qualche mese un rifugio sicuro a San Marino, la sua permanenza doveva durare sino alla morte.

Ricoprì vari incarichi politici tra cui quello di Segretario di Stato, succedendo ad Antonio Onofri, alla morte del quale pronunciò l’orazione funebre.

Numerosi studiosi salirono sul titano per rendere omaggio a Borghesi, tra costoro: O. Kellermann, E. Braun, W. Henzen,, Th. Mommsen.

 

 

Chiara Macina

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